Il Comune di Borgo Vercelli sta preparando il grande evento di domenica 7 novembre al Movie Planet la giornata del Lupo Bianco, che consisterà nell’anteprima nazionale del film sulla vita di Carlo Olmo (e soprattutto sul suo straordinario ruolo a difesa dei cittadini durante la pandemia) e, prima della proiezione, nella consegna del prestigioso riconoscimento di “Vercellese dell’Anno” da parte del presidente della Famija Varsleisa Pier Luigi Bruni e, probabilmente, come è sempre avvenuto dal 1962 (eccezion fatta per una volta sola) del sindaco di Vercelli. La mattinata del Lupo Bianco avrà inizio alle 10,30, ma il pubblico dovrà affluire in sala con il green pass dalle 9,45 per i triage previsti dalle norme anti-Covid.
La “première” rigorosamente ad invito – e gli inviti sono stati a cura del Comune di Borgo Vercelli, dove ha sede la multisala -, sarà seguita, nelle prossime settimane, da altre tre proiezioni: a Lecco (la città natale di Olmo), a Catania (dove ha sede la CinemaSet di Antonio Chiaramonte, che ha prodotto il film) e a Roma. Parlando di Catania, Olmo ha rivolto un pensiero affettuoso alla città etnea in questo momento sconvolta dal maltempo.
Quindi, l’opera diretta da Tony Gangitano approderà, sempre grazie a Movie Planet e con l’appoggio del Miur, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nel circuito dei film riservati agli studenti italiani (si calcola che lo vedranno oltre tre milioni di giovani), ed infine, nei primi mesi del prossimo anno andrà in programmazione normale in tutt’Italia.
La giornata del Lupo Bianco del 7 novembre è stata illustrata questa mattina alla stampa, nel salone Soms di Borgo Vercelli dal sindaco, Mario Demagistri, dallo stesso filantropo vercellese (presente con la compagna, Angela Oliviero) e dal figlio di Olmo, Emanuele “Cielo”. Tra le tante cose sottolineate da Olmo le “location” delle riprese (fatte a Vercelli, Carasanablot, Caresana, Desana, Borgo Vercelli, Villata, Prarolo e Santhià) ed il fatto che la colonna sonora sia a cura di quattro vercellesi: Francesco Cilione, Marco Giva, Silva Poy e Serena Rubini. In totale, fra attori, comparse, tecnici, truccatori, esperti del suono e degli effetti speciale, produzione, etc., la realizzazione del film ha coinvolto più di quattrocento persone.
Demagistri si è detto “orgoglioso” di ospitare un evento del genere unico nella storia della nostra provincia, ed ha ringraziato il Lupo Bianco per tutto ciò che ha fatto, e che continua a fare, anche per la sua comunità: ricordiamo il dono del mezzo della Protezione Civile, che Olmo ha deciso di offrire, pagandolo come sempre di tasca sua, ai centri del Vercellese maggiormente danneggiati dall’alluvione dell’ottobre 2020: Borgo Vercelli, appunto, Prarolo e Motta de’ Conti.
Questa mattina Olmo ha riassunto le tappe del film nato dall’intuizione dell’ex poliziotto, ed ora attore vercellese Diego Cammilleri, che propose la storia del Lupo Bianco alla sceneggiatrice Beatrice Stephanie Genova che, a sua volta, coinvolse la Cinema Set di Catania. Scelta felice, visto che il film (interpretato tra gli altri da due pezzi da novanta come Sebastiano Somma e Remo Girone) ha ottenuto a Venezia il premio della critica giornalistica “International Starlight Cinema Award per il sociale. E stamane, la presentazione di ciò che accadrà il 7 novembre, ha avuto come protagonista anche il trofeo conquistato a Venezia, che Olmo espone, con giustificato orgoglio, in ogni circostanza.
Infine, il pensiero davvero commosso di Olmo verso i tre medici vercellesi, morti di Covid, mentre assistevano i loro pazienti: Luciano Bellan, Franco Barillà e Giovanni Canavero. Il film è dedicato alla loro memoria.
Edm
