L’assessore Emanuele Pozzolo e il presidente del Consiglio comunale Gian Carlo Locarni si fanno interpreti, a nome del Comune, dell’indignazione di tutta la città per le vergognose scritte, blasfeme e deliranti, apparse sul monumento dedicato a Janusz Korczak, il pedagogo ebreo di Varsavia morto da eroe nel campo di concentramento nazista di Treblinka.
Quel monumento, che sorge sul Lungosesia, e che era già stato deturpato da imbecilli lo scorso anno, è uno de simboli di Vercelli “città delle bambine e dei bambini”.
Pozzolo ha assicurato che le scritte saranno velocemente cancellate e che i vigli urbani faranno di tutto per risalire responsabili dell’oltraggio. I quali, secondo l’assessore sono dei veri e propri “ignoranti”. “E li definisco così – spiega – non per sminuire la gravità del loro gesto, ma perché penso che ignorino chi è stato Janusz Korczak e che cosa ha rappresentato, e rappresenta, ancora oggi per i bambini di tutto il mondo. Perché, se l’avessero saputo, non ne avrebbero infangato la memoria”.
Pozzolo ha chiesto ai vigili urbani di fare il possibile per individuarli e il presidente del Consiglio comunale ha suggerito all’assessore di utilizzare sia lì sia in altri punti cittadini particolarmente esposti ad azioni riprovevoli del genere l’utilizzo delle cosiddette “foto trappole”.





