Nuovi proprietari dall’estero per la Cerutti, ma si temono forti esuberi

 

Vercelli – Sono molteplici i sentimenti dei lavoratori delle Officine Meccaniche Cerruti di Vercelli e di Casale di fronte alla novità che si stanno susseguendo in queste ore: si va dalla curiosità alla preoccupazione, dall’ansia, alla speranza.

Le novità di rilievo sono soprattutto due: prima, la Cerruti sarà probabilmente acquistata da due imprenditori stranieri, un messicano e un canadese, già clienti del gruppo; seconda, l’attività produttiva si sposterà totalmente nello stabilimento di Vercelli, mentre a Casale rimarrà solo la parte tecnico-amministrativa.

E questa seconda notizia fa capire chiaramente che si va verso una drastica riduzione del numero dei dipendenti. Quanti, ancora non si sa. I due possibili acquirenti si muoveranno nei prossimi giorni e allora si saprà  qualche cosa in più. Si teme che il numero degli “esuberi” possa essere consistente anche per fronteggiare attraverso una drastica riduzione del personale la pesantissima situazione debitoria del Gruppo verso banche e fornitori.

Lavoratori preoccupati, e la preoccupazione è condivisa dai sindacati. E’ il momento più difficile nella storia dell’azienda che proprio quest’anno compie il centenario di vita  e che, nel momento massimo di espansione era cliente di giganti dell’editoria quali il Gruppo Mondadori e Repubblica.

Per quanto riguarda Vercelli, la Cerruti si era insediata nel 1969, grazie a Ferruccio Mairino, il proprietario della vercellese Icma (Italiana Costruzione Macchine) che era confluita nel Gruppo allora guidato da Luigi Cerutti. Quest’ultimo sarebbe poi morto a soli 53 anni, nel ‘73, lasciando il timone alla moglie Tere Novarese e al figlio Giancarlo.

 

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