Posata in Togo la prima pietra della scuola “Lupo Bianco Carlo e Angela”

 

Oggi è già stata posata, davvero a tempo di record, la prima pietra della scuola che Carlo Olmo ha donato al paese di Glei, nel Togo. L’ha posata il sindaco (che per quattro anni era venuto ad abitare nella nostra città) Kossivi Dèdété Dieudonné Thaddee, alla presenza del prefetto della provincia di Ogbede e di quattro altri sindaci. Più un nutrito numero di altre autorità del Paese africano.

La scuola precedente, in legno, era stata divorata dalle termini e il sindaco di Glei aveva chiesto ad Olmo un contributo per ricostruirla sempre in legno, ma il Lupo Bianco vercellese ha deciso di donare molto di più affinché venisse realizzata in cemento. E così è stato. La scuola si chiamerà “Lupo Bianco Carlo e Angela”, in onore di Olmo e della sua compagna di vita,  Angela Oliviero.

Particolarmente commosso, dopo la “posa” il sindaco del paese (che ha circa 60 mila abitanti): Dieudonné Thadee ha ringraziato Olmo e la città di Vercelli. E Vercelli ancora una volta ottiene attenzione internazionale per un’opera buona compiuta dal solito, encomiabile Lupo Bianco.

A proposito di Lupo Bianco oggi, giovedì 4 marzo, è l’anniversario di quella visione che per un’intera città e per gran parte dell’Italia durante la prima pandemia – ma anche tutt’ora – ha rappresentato e rappresenta,  trasformandosi in concrete azioni di solidarietà, un’ancora di salvezza solida e importante.

Pensando all’anniversario, possiamo affermare che il regalo dell’intitolazione di una scuola – nella parte del mondo in cui i bambini da sempre aiutati da Olmo sono più fragili – rappresenta il più bel regalo che Olmo e la sua inseparabile, forte e dolce compagna potessero ricevere.

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