Piscina e Guggenheim al centro del faccia a faccia Forte-Corsaro

Guido Tiberga, de La Stampa, modera il confronto tra Andrea Corsaro e Maura Forte

 

Vercelli – Il sempre rovente caso-piscina e la raccolta differenziata, ma anche come  rialzare le serrande dei negozi e le chances di aggiudicarsi la sfida decisiva del ballottaggio di domenica. Sono alcuni dei  temi proposti oggi ai due candidati sindaco Maura Forte e Andrea Corsaro che domenica se la vedranno nel ballottaggio. 

Il primo (e ultimo) faccia a faccia tra la sindaca uscente e l’avvocato che fu sindaco dal 2004 al 2014 si è svolto oggi nel salone della Confartigianato di clorosa Magenta: ad organizzarlo la redazione vercellese del quotidiano La Stampa, guidata da Roberta Martini, a condurlo il redattore capo responsabile delle Cronache del quotidiano di Torino Guido Tiberga: le domande sono state proposte dalla redazione e dai lettori; il pubblico in sala, numerosissimo, non poteva porne né applaudire o fischiare: nonostante il polso di Tiberga, la seconda consegna ha avuto non poche violazioni.

Il pubblico che affollava il salone di Confartigianato

Prima delle domande dei giornalisti e dei lettori, i due candidati hanno avuto la possibilità di spiegare perché ritengano di meritarsi il voto dei vercellesi.

In sintesi, ecco le. risposte:

MAURA FORTE: Sono stata un sindaco a tempo pieno, che ha dedicato il suo tempo alla città per stare con i cittadini. Siamo partiti con i conti del Comune in condizioni pessime: un disavanzo tecnico di 16,5 milioni e una macchina comunale allo sbando e software obsoleti. Ma non ci siamo scoraggiati, e abbiamo trasformato Vercelli in una città con più occupazione e in crescita, a tutto vantaggio dei giovani. Si pensi solo all’installazione della banda ultra larga. Abbiamo intrapreso un lungo lavoro che sta portando a risultati importanti, come l’arrivo di Amazon e quello imminente di un colosso della logistica, e con il loro voto gli elettori potranno consentirci di proseguire nella nostra opera di rilancio di Vercelli, anche secondo i dati Istast.

ANDREA CORSARO: In questa campagna elettorale stiamo riscontrando toni inaccettabili da parte del sindaco Forte che proprio oggi in tivù ha detto che la gente perbene è solo dalla sua parte, offendendo migliaia di vercellesi. Io ho amministrato la mia città, che amo per dieci anni realizzando innumerevoli progetto che, purtroppo, si sono arenati in questi cinque anni. Penso che ai cittadini prema assai più sapere le cose che intendiamo realizzare anziché le scaramucce pre-elettorali: e noi ne avevamo messe in cantiere  davvero tante in diversi ambiti: se i vercellesi ci premieranno domenica riprenderemo il discorso: ad esempio, rivedremo la convenzione con l’Atc, renderemo la città più pulita, con più servizi efficienti, realizzeremo finalmente un dormitorio femminile.

E’ quindi incominciata la trafila delle domande, alle quali i duellanti hanno però quasi sempre risposto con preamboli per replicare  a quanto appena detto dal rivale. Ad esempio, Maura Forte non si è lasciata sfuggire il riferimento di Corsaro ai toni “inaccettabili” della campagna elettorale rimarcando il famoso posto di Paolo Tiramani che l’aveva riguardata, post di cui, prima che incominciasse il confronto, un gruppo di donne di sinistra aveva invitato Corsaro (che pure l’aveva fatto rimuovere al parlamentare leghista) a scusarsi.

Al calor bianco, come si poteva immaginare, il “round” sulla piscina coperta. La domanda era stata rivolta alla sindaca, che ha subito definito “un boccone avvelenato”il progetto che la giunta Corsaro aveva lasciato per la ristrutturazione del Centro Nuoto in project financing: “L’abbiamo accantonato ha detto -. perché prevedeva l’incapsulamento della parte di amianto del soffitto anziché la sua eliminazione; così abbiamo rifatto il progetto, ma la ditta alla quale l’avevamo affidato è purtroppo fallita. Ora però sono già in corso i lavori: tra poco la riavrà finalmente la sua piscina al coperto. Corsaro ha replicato sventolando sia le sue delibere che prevedevano il recupero del Centro Nuoto sia il programma elettorale 2014 della Forte che parlava del recupero di ben tre piscine; il Centro Nuoto, appunto, ex Enal e via Prati. “Dopo cinque anni – ha detto – due su tre esistono solo sulla carta”.

Altro scontro assai duro sulla cultura. La Forte ha attaccato osservando di aver allestito stagioni culturali importanti spendendo al massimo 3-400 mila euro all’anno, pur con eventi importanti come le recenti mostre su Gaudenzio Ferrari e sulla Magna Carta, mentre la giunta Corsaro ne spendeva puntualmente 1,8/1,9 milioni. Definendo “scellerata” la scelta di non allestire più le mostre Guggenheim, Corsaro ha ricordato che esse portavano migliaia di visitatori a Vercelli e venivano in gran finanziate da Regione, Fondazione Cassa di Risparmio, e privati.

Sulla raccolta differenziata, Maura Forte ha promesso che toglierà tutti i cassonetti dalla strada, secondo il progetto-pilota già in funzione ai Cappuccini, e Corsaro ha ricordato che la sua giunta ha portato la raccolta in città al 71 per cento, partendo da un dato bassissimo.

Insomma, un confronto serrato, e anche acceso con i fans contrapposti che, al termine, hanno circondato i rispettivi campioni per congratularsi e per alzare metaforicamente le loro braccia per decretare il successo, come usano fare allenatori e preparatori dei pugili al termine di un match per “chiamare” la vittoria.  A decidere tutto, non tre giudici ma, domenica, dalle 7 alle 23, circa 37 mila vercellesi aventi diritto al voto.

Edm

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