Arriva una leggera apertura rispetto alle maggiori limitazioni in Piemonte che il Governatore Cirio aveva annunciato ieri: sarà consentita infatti, da dopo il 4 maggio, l’attività di vendita take away su tutto il territorio regionale tranne che a Torino. La decisione quasi definitiva del governatore Alberto Cirio è arrivata in mattinata, dopo un confronto con le associazioni di categoria.
Diciamo subito che si tratta di una prima indicazione, un ok verbale, che dovrà essere confermato con una apposita ordinanza che la Regione emetterà presumibilmente entro domani. Della questione il Governatore e la Giunta infatti stanno discutendo con sindaci delle grandi città, rappresentanti delle province e con i Prefetti, in queste ore.
Insomma il Piemonte, tranne Torino, si potrà adeguare al dpcm del premier Giuseppe Conte, che permetterà a ristoranti e bar di iniziare a fare asporto dal 4 maggio. Contro a questa decisione resta il Comitato tecnico scientifico piemontese che non si è detto convinto.
Per il capoluogo Torino, invece, la possibilità di fare take away potrebbe essere rimandata a dopo il 9 maggio o più avanti.
A far cambiare idea al Governatore Cirio sono state da un lato, forse, le tante proteste che si sono alzate dal mondo del commercio, e anche da parte della maggioranza in Regione. In particolare la Lega nelle ultime 24 ora ha intensificato il pressing affinché alcune misure più restrittive venissero ammorbidite.
A spiegare ciò che potrebbe essere messo nero su bianco dall’imminente, come detto, ordinanza regionale che regolerà le norme per il post 4 maggio, ci aveva pensato in mattinata il presidente del Consiglio Comunale di Vercelli, Giancarlo Locarni, che ha riassunto i punti salienti di ciò che si sta discutendo in un post su facebook:
Per orientarsi da dopo il 4 maggio
Serve l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti
Serve la mascherina in luoghi chiusi o in presenza di altre persone
Consentite visite ai congiunti o affetti stabili (entro la stessa Regione)
Si può andare nelle seconde case per manutenzioni in giornata (entro la stessa regione)
Saranno aperti i parchi pubblici
Si può fare attività sportiva individuale (rispettando i 2m di distanza)
Consentiti funerali (massimo 15 parenti)
Consentita vendita Take Away (da asporto) per bar e ristoranti
Consentita consegna a domicilio
Vietato invece
Vietate feste private tra amici o tra familiari
Vietato pernottare nelle seconde case
Vietato attività sportiva di gruppo
Vietato andare al mare o in montagna (salvo chi risiede in montagna o al mare)
Vietate celebrazioni religiose
Vietato ospitare clienti all’interno dei locali di bar e ristoranti
Cimiteri Chiusi
Lo stesso Locarni, in mattinata, ha sottolineato come la “necessità di pensare anche alle tante attività commerciali ferme ormai da due mesi è una priorità. Piccole boccate d’ossigeno come il take away non saranno risolutive, ma possono aiutare a riattivare un minimo di lavoro almeno per alcuni, tenendo bene a mente le norme di sicurezza e di distanziamento necessarie e non sindacabili”.
Posto dunque che il sì al take away, al di fuori di Torino, è praticamente certo, bisognerà attendere l’ordinanza della regione per comprendere se anche tutte le altre aperture ipotizzate e richieste dalla Lega, come gli spostamenti alle seconde case per la manutenzione in giornata, verranno accolte e messe in atto.
l.a.





