I dati che verranno validati domani dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità confermano per il Piemonte un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica. Il valore Rt è sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.89 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. Si riduce il numero di nuovi casi segnalati così come quello dei focolai attivi o nuovi. Un dato negativo resta quello della pressione ospedaliera che permane alta, anche se secondo gli esperti si va verso una fase di stabilizzazione e discesa, e infatti proprio oggi, giovedì, si registrano in una sola giornata quasi 100 persone ricoverate in meno tra terapie intensive e non in tutto il Piemonte. In calo anche l’incidenza, ossia il dato più importante per determinare le zone rosse o arancioni, che scende al di sotto della soglia di allerta rossa dei 250 casi su 100mila abitanti, attestandosi ieri a poco più di 200 per 100mila abitanti.
La conferma è arrivata dal Presidente della Regione Alberto Cirio che poi ha aggiunto: “Naturalmente il report deve essere validato entro domani dalla cabina di regia nazionale – ma in base a questi parametri siamo fiduciosi che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana. È fondamentale però che non venga meno la prudenza da parte di nessuno. Questi segni di miglioramento sono preziosi e vanno difesi con i nostri comportamenti. I vaccini, la prudenza e il rispetto delle regole sono le uniche vere armi per uscire da questa emergenza e poter finalmente ripartire”.
Il Piemonte dunque potrebbe avere un allentamento delle restrizioni e tornare in zona arancione a partire dalla prossima settimana, ossia da lunedì, giorno in cui cambiano le zone di allerta per i contagi secondo il nuovo Dpcm Draghi.






Siamo finalmente scesi all’arancione, se manteniamo alta la guardia potremo tornare al giallo fra pochi mesi e poi al bianco, forse per Pasqua. Questo regime è il trionfo del colore mentre sotto il fascismo tutto pareva in bianco e nero.