Piano Straordinario Qualità dell’Aria, Coldiretti Novara – Vco e Vercelli – Biella: “Le misure attivate penalizzano l’attività agricola e zootecnica”

Dal primo marzo sono entrate in vigore in Piemonte le nuove misure straordinarie per la qualità dell’aria, stabilite anche a seguito della recente condanna inflitta dalla Corte di Giustizia europea all’Italia per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti. Misure che però colpiscono pesantemente l’agricoltura e la zootecnia: “L’impatto delle misure previste dal Piano Straordinario di Qualità dell’Aria sull’agricoltura – spiega Sara Baudo, Presidente di Coldiretti Novara – Vco – è sicuramente molto forte, in primis sulle aziende zootecniche ma non solo. L’entrata in vigore in modo così immediato, inoltre, non ha neppure concesso la possibilità di fornire alle imprese le adeguate informazioni, in un periodo particolare quale l’avvio di una nuova campagna agraria”.

L’associazione concorda con il fatto che sia necessario attivare specifiche azioni per far fronte alla problematica connessa con la procedura di infrazione in atto, ma sostiene che resti sproporzionato quanto previsto per il comparto agricolo, soprattutto rispetto a quanto deliberato per la mobilità, il cui contributo alla produzione di polveri sottili è indubbiamente superiore. “Oltretutto – ribadisce  Paolo Dellarole, Presidente di Coldiretti Vercelli–Biella – nel caso delle restrizioni per la mobilità le regole vengono applicate a 76 Comuni mentre per l’agricoltura le aree coinvolte ne comprendono ben 947”,

A questo proposito l’associazione ha inviato al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in previsione dell’incontro fissato con lo stesso governatore per affrontare la questione, una comunicazione con alcune controproposte: “E’ imprescindibile – sottolineano i due Presidenti – una deroga per poter garantire le produzioni fondamentali per la catena alimentare in una fase già così già difficile, dovuta all’emergenza sanitaria in atto, ed anche per evitare danni economici ulteriori ed agevolare indirettamente le importazioni. A livello regionale, basandoci sulle norme tecniche europee, stiamo presentando delle richieste di deroga su operazioni agronomiche ritenute dalla stessa Comunità Europea a bassissimo livello emissivo. Si tratta di attività che possono consentire la continuità agronomica. L’agricoltura non può essere costantemente penalizzata da normative eccessive. Sicuramente alle problematiche dell’inquinamento dell’aria partecipano molti fattori e le nostre proposte sono in linea con la costante attenzione all’ambiente e sono anche tecnicamente sostenibili. Auspichiamo che il Governo della Regione Piemonte voglia e sappia agire con il buon senso necessario per tutelare i cittadini senza eccessi inutili e pericolosi in una situazione economico-sociale già così compromessa e difficile”.

 

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