In questi giorni la Valsesia sta vivendo momenti di grandi disagio a causa di frane e smottamenti che hanno portato alla chiusura di strade e collegamenti soprattutto con la parte piu’ turistica del nostro territorio.
Disagi per cittadini ma anche danni economici importanti per le attività dell’alta valle, impianti chiusi, alberghi che hanno disdetto prenotazioni, ristoranti privi di personale e clientela limitata a chi era già su quel tratto di territorio, attività di vendita al minuto che non possono rifornirsi con regolarità.
a fronte di questa perdita economica è doveroso che la politica locale, regionale e nazionale ponga le giuste istanze per risarcire quanto prima queste persone e per mettere in sicurezza le nostre strade , spesso dilaniate da smottamenti, con importanti finanziamenti a fondo perduto che garantiscano sicurezza e protezione.
Non è utopistico richiedere lo stato di calamità naturale a nostro avviso.
Lodevoli le attenzioni e i post sui social per segnalare i disagi ma servirebbe quanto prima piu’ concretezza a favore della nostra gente.
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Che forse non si tratti
di una calamità naturale?
Ma di calamità personale
E comunque i tempi
son diversi:
paga il cittadino-servitore.