Condurre un’intervista lineare con Michelangelo Catricalà, candidato sindaco per la lista civica “Uniti per Vercelli” – Catricalà Sindaco” è praticamente impossibile. L’intervista la conduce lui. E subito ti incalza così: “Li vede tutti gli amministratori ed i politici che adesso vanno in piazza? Io dalla piazza non mi sono mai mosso. Ho condotto le battaglie referendarie, sostenendo le campagne avviate dal giurista Ugo Mattei, che purtroppo non hanno sortito effetto, perché non abbiamo ottenuto le firme desiderate, contro l’invio delle armi all’Ucraina, e per la sanità pubblica. Ma anche le battaglie quotidiane, piccole e grandi, per risolvere i problemi della città: dal cancello d’ingresso della scuola Mandelli che funzionava male da mesi, ai nuovi cassonetti che erano spariti davanti alle case in via Asigliano: per smaltire plastica e vetro, gli abitanti dovevano farsi una maratona, adesso li hanno di nuovo sotto casa”.
Da dove le viene questa passione per la politica concreta, quella per cui in due legislature comunali lei è diventato una sorta di mister Wolfe che risolve problemi per tanti cittadini?
“E’ incominciata con le prime battaglie di Grillo, ma anche adesso che non sono più nel Movimento, io continuo a combattere quelle battaglie ideali, che nessuno combatte più: ad esempio quella per la prima stella del Movimento, l’acqua pubblica. Non per nulla ha scelto di entrare nellamia lista Filippo Incorvaia, del Forum dell’Acqua pubblica: mi ha detto: ‘Io la sua faccia l’ho sempre vista in prima linea nelle nostre battaglie, vengo volentieri a sostenerla. E tanti dei miei candidati, tutti non politici, sono persone che hanno subito torti dallo Stato o dall’amministrazione pubblica e che aspirano ad una società più giusta”.
La sua vita non è stata facile, ma lei non si è mai arreso, e non si arrende mai.
“Guai, se mi fossi arreso. Nel 1989 persi mia mamma che aveva 33 anni. Tre anni dopo toccò a mio padre. Era artigiano, aveva una piccola impresa di muratore, e sognava un figlio ingegnere per sostenerlo nella ditta. Io avevo preso la maturità scientifica e mi ero iscritto ad Ingegneria. Ma mio padre, mentre era al lavoro, cadde da un tetto e morì. Aveva quarant’anni ed io venti. Non ebbi nemmeno il tempo di di piangere, fui nominato tutore di mio fratello, che aveva cinque anni meno di me e che studiava da geometra. Ci siamo dovuti rimboccare le maniche, non è stato facile: oggi ho 52 anni, siamo entrambi sposati: lui è collaboratore scolastico allo Scientifico, io tecnico informatico, amministratore di reti, al Cavour e al Lanino”.
Lei ha abbandonato il Movimento 5 Stelle, ma in Consiglio comunale non è passato da nessun’altra parte, rimanendo nel Gruppo misto: eppure in tanti le avrebbero fatto i ponti d’oro per ottenere il suo trasferimento nel loro gruppo; lei è il riconosciuto recordman di accessi agli atti amministrativi, di azioni di sindacato ispettivo, di interrogazioni, mozioni…
“Sono stato votato dai cittadini per questo. E lavoro per loro. Eppure sapesse le amarezze, perché talvolta mi sembra di combattere contro i classici mulini a vento…”
Ad esempio?
“Ad esempio nella battaglia contro la legge che aumenta le indennità a sindaco a assessori. Non abbiamo raccolto le firme sperate. La gente storce il naso contro quasi aumenti, del tutto ingiustificati, ma poi sembra che le vada bene così, non si schiera…Se avessi raccolto le mille firme in cui speravo, avrei fatto una mozione che avrei proposto al sindaco Corsaro anche come presidente regionale dell’Anci, proponendo al governo di investire i 220 milioni previsti su tutto il territorio nazionale per gi aumenti ai sindaci e agli assessori in fondi per le famiglie e le aziende in difficoltà. Questi soldi secondo me non vanno presi e poi donati, perché in questo modo la donazione diventa un fatto personale, la rinuncia sarebbe invece un fatto istituzionale. Io insomma voglio dire allo Stato: quei soldi ti devono tornare indietro ed essere reinvestiti per i cittadini. Il modello da seguire è quanto quanto ho fatto già nella scorsa amministrazione e pure in questa con i soldi del gettone di presenza di consigliere finito in un capitolo particolare dell’amministrazione legato alle scuole cittadine. Alcuni consiglieri hanno seguito la mia strada già nell’amministazione 2014/19, e mi pare che ci fosse anche lei, e pure in questa”.
Ma se lei diventasse sindaco…
“Se diventassi sindaco io nominerei solo sei assessori, uno per ogni dirigente (la Polizia urbana compete al sindaco) al posto dei nove possibili, e già così sarebbe un bel risparmio, e poi farei rinunciare a tutti agli aumenti introdotti dalla legge di Bilancio Draghi del 2022. Per il sindaco di una cittadina con meno di 46 mila abitanti, 4100 euro lordi sono più che sufficienti e così pure i 2400 degli assessori. E poi sa che cos’altro farei riguardo alla mia Giunta?”.
No, dica…
“Nominerei cinque assessori di fiducia, ed un sesto lo sceglierei in base ai curricula inviati da giovani che intendano proporsi per il ruolo di assessore ai Problemi dei giovani. E se i candidati fossero un numero ragguardevole, li radunerei, esamineremmo assieme questi curricula e alla fine dovrebbero indicare loro stessi l’assessore. Sa che cos’è che mi rende orgoglioso? Che tutti questi progetti, queste idee sono nel programma che sto costruendo a poco a poco avendo già realizzato, pure in minoranza, molte cose. Tanti vivono di teoria, io sperimento con la pratica. Prenda il caso della scuola musicale comunale Vallotti. Dopo quattro anni di ricerca di soluzioni, di proposte sono riuscito a rendere gratuito l’accesso a quindici studenti di famiglie che non potevano permettersi di pagare l’iscrizione. Prima, c’erano due sole divisioni nette: coloro che dal reddito zero arrivavano fino ai 30 mila euro, e poi da trentamila euro e un centesimo in su, all’infinito. Ebbene, sa qual era la differenza? Che le famiglie dei primi ragazzi pagavano 800 euro all’anno di iscrizione, gli altri 50 euro in più. Assurdo. Mi dite come poteva pagare 800 euro una famiglia vicina al reddito zero? Sono intervenuto: quindici ragazzi frequentano adesso gratis. Questa regola vale anche in questa stagione e, se diventerò sindaco, varrà per sempre. E’ un altro punto del programma: musica e anche sport per tutti, nonché la mensa scolastica per chi non può permettersi di pagarla: devono essere tutti servizi gratuiti, trovando i soldi necessari. E tutto ciò in accordo con le Politiche sociali: praticamente lì sono di casa, andate a chiedere in questi anni quanti altri consiglieri comunali hanno visto nei loro uffici ad informasi a prendere nota, a suggerire, a proporre”.
Ci dica un altro tema che le sta cuore e che è inserito nel programma. A proposito, a che punto di stesura è?
“Siamo (sorride, ndr) alla correzione delle virgole. Un altro tema è la raccolta differenziata. Dobbiamo assolutamente arrivare alla Tariffa Puntuale dei rifiuti, anche perché questo sistema di raccolta assolutamente non funziona, prova ne sia che la differenziata che doveva assestarsi sopra il 70, 75 per cento in questi anni è precipitata. L’ultima indicazione che i cittadini hanno potuto riscontrare direttamente sulla bolletta della Tari, relativa al 2022, la dava al 66,8 per cento. Ebbene io sono andato a leggermi (e vorrei sapere quanti altri consiglieri l’hanno fatto) la relazione di fine mandato, e lì c’è il dato riferito al 2023: siamo al 64,6 per cento. Nell’ultimo Consiglio comunale ho sollevato il problema è la risposta è stata raggelante, assurda: la differenziata è diminuita perché è calata la popolazione, ma quando mai?”.
Altre questioni concrete che si riflettono nel programma?
“Sì, ad esempio il fatto che il Gruppo misto di cui ora faccio parte non possa avere un capogruppo, se non fatto da almeno due consiglieri. Ma perché mai, mi domando. Bisogna cambiare le Statuto. E non è solo un discorso burocratico. Io faccio parte della Commissione Lavori Pubblici ma vorrei partecipare anche a tutte le altre e, se mi concedono la parola, come devo riconoscere avviene sempre, anche intervenire sui problemi che toccano la gente. Il fatto è che, non essendo capogruppo, non vengo informato sulle riunioni delle commissioni e dunque spesso me le perdo. Ma le commissioni sono importanti. Ad esempio in quella sul bilancio ho discusso con l’assessore Mchelini su fatto che il Comune debba reinvestire sulla città i circa 2 milioni di euro di dividendi che ricava annualmente da Asm, soprattutto sull’acqua (ecco perché la voglio pubblica). Il sindaco ha fatto la battuta: ‘Catricalà non vuole che Asm faccia utili’. Ma io parlavo di dividendi, che è tutt’altra cosa”.
Siamo certi che se le diventasse sindaco abolirebbe i semafori Tx-Road. E’ l’unico che continua a monitorarli…
“Certo, e mi sono accorto che, come ho già avuto modo di commentare, cambiano i suonatori, ma la musica rimane la stessa. C’era anche lei ai semafori di viale Rimembranza e corso Salamano a contestare quella scelta dell’allora amministrazione Forte. E con lei anche autorevoli consiglieri allora di minoranza e ora di maggioranza, che adesso non solo hanno mantenuto i due impianti regolati dalle telecamere, ma che li hanno addirittura raddoppiati collocandoli anche in via XX Settembre e in via Massaua. Sono andato a fare un accesso agli atti, scoprendo che nei primi cinque mesi e mezzo sono state fatte 2257 multe complessive, di cui 1443 in via Massaua. E che di queste totali ben 304 hanno riguardato auto che non erano affatto passate con il rosso, ma che avevano semplicemente toccato con le ruote anteriori la linea di stop. Non mi sono però limitato a fotografare la situazione attuale. Visto che a sostegno della tesi sull’istituzione di questi due nuovi incroci controllati con le telecamere si è detto che venivano istituiti perché erano nettamente diminuiti gli incidenti in corso Salamano e in viale Rimembranza, ho fatto un accesso agli atti per accertare quanti incidenti si erano verificati tra corso Salamano, via Avogadro di Quaregna e piazza Sardegna, il tratto più multato dalle telecamere, cinque anni prima dell’installazione dei Tx-Road e cinque anni dopo. Ebbene, sa qual è stato il risultato? Un incidente nei cinque anni precedenti e un incidente nei cinque anni successivi. E tra viale Rimembranza e via Massaua, un paio forse tre, ma il più spettacolare che si ricordi avvenne quando il semaforo non funzionava. Quindi Tx-Road servono solo a fare cassa: basti pensare che, in bilancio, il preventivo delle multe è passato da un milione di euro all’anno a oltre tre. Unica consolazione il countdown che sono riuscito a fare installare anche sui nuovi impianti, anche se io li avevo chiesti per tutte le tre luci, e sono arrivati solo per il giallo. Se diventerò sindaco, i Tx-Road spariranno. Prima di concludere, posso farle io una richiesta?”.
Prego…
“Di solito, lei ai candidati sindaco chiede qual è l’ultimo libro letto, me lo chiede per favore?”
In questa serie di interviste non faccio solitamente queste domande, ma se ci tiene a dirlo, si accomodi…
“Grazie. Il libro è ‘Il potere segreto’ della bravissima giornalista Stefania Maurizi ed è la storia, sconvolgente e inquietante, del perché gli Usa vogliono distruggere Julian Assange e WikiLeaks. lo consiglio a tutti e concludo dicendo che, avendo parecchie città italiane, Roma compresa, dato la cittadinanza onoraria ad Assange, io ho provato a proporre l’idea alla minoranza qui a Vercelli per presentare una mozione con un po’ di firme. Nessuno mi ha preso in considerazione. Un’occasione persa”.
Edm
Il messaggio lanciato da Catricala’
è, per me, piuttosto convincente.
Tutta la sua vita lo è,
e, quando il racconto si fa
anche piuttosto commovente,
ha il pregio di essere VERO
e non, come accade per altri
“aspiranti sindaci”….
(verosimilmente) FALSO
.
.. così è quando dice:
“gli amministratori ed i politici
che adesso vanno in piazza?
Io dalla piazza non mi sono mai mosso”.
..
Catricala’ ha fatto la VERA e
GRANDE POLITICA
“contro l’invio delle armi all’Ucraina,
e per la sanità pubblica”
(non osa nominare la criminale
stagione del “governo” del COVID
quando s’è distinto su tutti)
..
Altro grande tema,
questione dirimente
per la vera politica:
“l’acqua pubblica”
..
E, fra i mille interventi
a favore del popolo, la .:
“Vallotti .. (quando è) riuscito
a rendere gratuito l’accesso
a quindici studenti di famiglie
che non potevano permettersi
di pagare l’iscrizione”.
..
Non è solo .. “politica concreta”
e i suoi, non sono, come egli stesso
sostiene:
“candidati, tutti non politici”
Ma sono soltanto politici
contro l’ordine globalista
anericanocentrico, in crisi
d’identità, forse agonizzante
ma tutt’ora pericoloso
e capace di fargli dire:
“perché gli Usa vogliono distruggere
Julian Assange e WikiLeaks.
.. la cittadinanza onoraria ad Assange,
io ho provato a proporre l’idea alla minoranza qui a Vercelli per presentare una mozione con un po’ di firme. Nessuno mi ha preso in considerazione”‘.
..
Perché la minoranza non aderisce:
perché è indissolubilmente legata
ai poteri antipopolari.
e anti-italiani che vi allignano
fortissimi!
..
Poi so fa prendere da un eccesso
di retorica, col “progetto”
esagerato ma perdonabile,
.
“cinque assessori di fiducia,
(e quello un po’ridicolo:)
ed un sesto lo sceglierei
in base ai curricula inviati da giovani”
Idem la:
“battaglia contro la legge
che aumenta le indennità
a sindaco a assessori”
..
Un altro inciso che mi pare
ovvio e condivisibile
è il riferimento alla trovata
del suo avversario benestante
il Lupo b., che romodulerebbe
rendendolo corretto,
la “donazione” del proprio
stipendio:
“..Questi soldi secondo me
non vanno presi e poi donati ..”
..
Insomma, Catricala’
meriterebbe tanti dei voti
che invece andranno
ai servi dell’ingiustizia
e dei poteri ma … .
sotto falso nome.
Tuttavia ne prenderà!
La sua percentuale
dara’ lo a misura dello stato di salute
(etica) dei cittadini vercellesi