Operatori davanti alle elementari per far rispettare distanze e mascherine. Catricalà: “No, serve l’ordinanza”

Si chiama “Vercelli Si-Cura” ed è la prima risposta del sindaco Andrea Corsaro alle segnalazioni che stanno arrivando da tutte le scuole sul mancato rispetto dei distanziamenti e delle mascherine non all’interno degli istituti (dove la vigilanza è molto scrupolosa), ma all’ingresso e all’uscita delle lezioni, da parte di parecchi studenti e purtroppo anche dei loro genitori.

Su questo argomento, un gruppo di esponenti della minoranza, primo firmatario il capogruppo M5S Michelangelo Catricalà, ha proposto  un ordine del giorno in cui si invita il sindaco a fare un’ordinanza che preveda controlli rigidi e anche sanzioni contro questi comportamenti: ordine del giorno che verrà discusso lunedì.

Il sindaco, che ha già annunciato di avere pronta l’ordinanza, ma di voler aspettare ad emetterla per puntare prima su un’opera più persuasiva di di sensibilizzazione, ha appunto varato questo progetto “Vercelli Si Cura”, che partirà a ottobre davanti a tutti i 22 ingressi delle scuole elementari.  Sono state scelte le elementari perché è lì che si riscontra la presenza più alta di genitori con gli scolari.

In pratica, operatori “specificatamente formarti ed esperti” (non volontari, dunque, ma personale esterno al Comune però regolarmente pagato) si recheranno appunto agli ingressi (non alle uscite, perché è stato considerato che avvengono alla spicciolata) per sollecitare i bambini e soprattutto i genitori a mantenere i distanziamenti e soprattutto a usare le mascherine qualora non sia possibile rimanere a distanza di sicurezza. Tutti gli operatori avranno una pettorina e un cartellino di riconoscimento.

Per quanto riguarda le azioni tecniche specifiche che dovranno porre in atto per quest’opera di sensibilizzazione, saranno “formati” in questi giorni dai vigili urbani.

Mentre “Vercelli Si-Cura” prenderà il via, si procederà inoltre (come il sindaco aveva anticipato) alla ricerca di personale volontario, tramite le associazioni (dai carabinieri in congedo alla protezione civile) per impiegarlo, “a campione” davanti alle scuole.

Michelangelo Catricalà

Una proposta che il primo firmatario dell’ordine del giorno sull’ordinanza, Michelangelo Catricalà, che è un dipendente scolastico, ritiene, per usare un’eufemismo, del tutto insufficiente. “Ho parlato anche con i vigili – dice il capogruppo del M5S -: forse qualcuno non si rende conto di che cosa avviene davanti alle scuole, di ogni ordine e grtado, qualcosa che rischia di vanificare gli sforzi enormi che ogni giorno noi stiamo compiendo dentro i nostri istituti. Questa idea del sindaco è assolutamente è assolutamente insufficiente e tardiva: un’ordinanza seria sarebbe stata una garanzia ben più efficace. Non abbiamo invitato il sindaco a dispensare multe all’impazzata, ma a tentare di mettere freno ad una situazione sempre più insostenibile e pericolosa, con una misura che potrebbe funzionare anche da deterrente. Lunedì, in Consiglio ribadiremo, e con forza la nostra richiesta”.

edm

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1 commento

  1. Vercelli si-cura. Ricordo che la mascherina serve o meglio: servirebbe .. ( secondo gli scienziati più ottimisti, categoria che grosso modo coincide con “quelli della tv”) a proteggere i “terzi” dagli starnuti o colpi di tosse degli “infetti covid” .. quelli che PERO’ dovrebbero essere “già” a casa in quarantena perché scoperti-positivi grazie ai preziosi tamponi (ritenuti da molti come attendibili se non infallibili) e alle capillari misurazioni, ufficiali, della temperatura corporea, ormai diffuse capillarmente in vari momenti della nostra “vita sociale”(sociale?).
    Io son pessimista e la chiamerei: Vercelli-si-deve(o dovrebbe-)-curare.
    ps
    .. vale anche per Asti, Cuneo, Bolzano .. Trapani e Caltanissetta.

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