Grande soddisfazione nelle provincie di Vercelli e Biella per l’attesa pubblicazione sul sito del Ministero dell’Agricoltura del decreto sull’agricoltura sociale. Anche nelle province di Vercelli e Biella, l’agricoltura diventa protagonista di un nuovo modello di welfare con progetti imprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabili, che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona, soprattutto nelle aree rurali. Servizi che consistono in attività di inclusione sociale di persone diversamente abili, immigrati, detenuti, vittime di tratta, inserimento socio-educativo o lavorativo di disoccupati, attività terapeutiche immersi nel verde, fattorie didattiche, agri-asili, agriTata, per educare i bambini a contatto con la natura.
“Una svolta epocale – commenta Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli e Biella- con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona. Agricoltura sociale, infatti, vuol dire parlare di produzioni e di economia creando valore economico da ridistribuire in valore sociale. In Piemonte ci sono più di 300 imprese di Campagna Amica impegnate in progetti di agricoltura sociale, oltre a numerose cooperative che danno possibilità lavorative a quella parte di popolazione svantaggiata e a rischio emarginazione. Anche le imprese agricole nelle nostre province stanno attivando questi servizi”.
f.m.





