Nato ufficialmente il Comitato per il No al mega impianto compost: raccolta di firme dal vivo e on line

Si è costituito ieri sera, ufficialmente, alle “Acacie”, il “Comitato per il NO all’impianto di trattamento rifiuti per la produzione di biometano e compost sul territorio del Comune di Vercelli”. Ne fanno parte una quarantina di “liberi cittadini” vercellesi che hanno lo scopo di dare voce, tramite raccolte di firme, dal vivo e anche on line (secondo modalità che verranno comunicate di volta in volta), a tutta la città. Come ha spiegato l’avvocato Roberto Scheda, artefice della nascita del Comitato: “il Consiglio comunale si è già espresso unanimemente per il no, ma potrebbe non bastare. E’ dunque assolutamente necessario che, dopo i politici, siano i cittadini a ribadire, con forza, la contrarietà al progetto, ed il nostro Comitato formato trasversalmente anche da diversi rappresentanti politici di quel Consiglio, si propone di dare loro voce”.

Tra la quarantina di aderenti al Comitato spiccano i nomi, oltre a quello di Scheda, del consigliere regionale di Forza Italia Carlo Riva Vercellotti, del segretario cittadino della Lega nonché presidente del Consiglio comunale Gian Carlo Locarni, del segretario di SiAmo Vercelli Tommaso Bertani, dell’ex presidente della Provincia ed ex consigliere regionale Gilberto Valeri, del presidente della Famija Varsleisa Pier Luigi Bruni e dei tre sindaci dei Comuni direttamente interessati (oltre a Vercelli) alla realizzazione dell’impianto Enerver proposto da Polioli Bioenergy: Carolina Ferraris (Asigliano), Luigi Ferraris (Desana) ed Emilio Chiocchetti (Lignana). Tra i componenti il Comitato un super esperto in materia qual è l’ingegner Gian Luca Borasio che ieri sera ha ribadito l’assurdità dell’impianto proposto da Polioli Bioenergy, affermando che si tratta di un’operazione “sbagliata, dannosa per il territorio, facile fonte di esalazioni maleodoranti, che non dovrebbe nemmeno essere proposta da chi si ritiene imprenditore”.

Borasio ha quindi aggiunto una considerazione importante – che già era stata sollevata sul nostro giornale dall’intervista che ci aveva concesso l’editorialista di Notizia Oggi Fabrizio Finocchi e che ha fato l’input alla costituzione del Comitato -, e che cioè, semmai, l’imprenditore che oggi vuole realizzare l’impianto avrebbe dovuto essere richiamato alla messa in ripristino, dopo l’opportuna bonifica, del sito (quello di Polioli) utilizzato per molti anni.

Proprio mentre Borasio accennava al rischio delle “esalazioni maleodoranti”, sul Web si stava scatenando la protesta di centinaia di vercellesi colpiti dal solito odore penetrante nell’aria, quasi sicuramente in arrivo (come capita periodicamente) dall’impianto compost di San Nazzaro Sesia, a ventidue chilometri da Vercelli.

Saranno tutti problemi, politici e tecnici, che il Comitato si propone di affrontare – ed è questo l’altro scopo della sua nascita, oltre a quello primario del coinvolgimento della città con incontri pubblici informativi e con la raccolta di firme – attraverso una serie di confronti con le istituzioni, gli enti e le associazioni che dovranno esprimersi nella Conferenza dei servizi decisiva per il semaforo verde o rosso all’impianto. Il primo incontro sarà quello con l’amministrazione provinciale: si occuperà di concordarlo con il Presidente Eraldo Botta il segretario della Lega Locarni, che è stato nominato coordinatore del Comitato insieme a Scheda, Renata Torazzo (consigliera di SiAmo Vercelli) e a Carlo Riva Vercellotti.

Portavoce del Comitato saranno lo stesso Riva Vercellotti e così pure Gian Carlo Locarni, con il segretario di SiAmo Vercelli Tommaso Bertani, la sindaca di Asigliano Carolina Ferraris e il capogruppo di Voltiamo Pagina Paolo Campominosi.

Tra gli incontri “istituzionali” fatti prima ancora di costituire il Comitato, segnaliamo quello, di cortesia, che l’avvocato Roberto Scheda – anche nella sua veste di ex parlamentare – ha avuto con il prefetto Francesco Garsia per andare ad illustrargli le finalità dell’operazione messa in atto dai quaranta “liberi cittadini”.

(Per altro eventuali ragguagli sull’evento di ieri sera contattare appunto i cinque portavoce del Comitato)

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