In occasione dei 1650 anni dalla morte del protovescovo vercellese, nonché patrono del Piemonte, Eusebio, il Museo del Tesoro del Duomo, insieme all’Arcidiocesi, alla Fondazione CRV e in rete con MUVV (Musei di Vercelli e Varallo), inaugura mercoledì 4 novembre la mostra Eusebio e i suoi Vangeli. Le origini di una biblioteca.
Verrà esposto in via del tutto eccezionale il manoscritto da cui la Biblioteca Capitolare vercellese trae origine: il Codex Vercellensis Evangeliorum, conosciuto come Codice A. Attribuito dalla tradizione a Sant’Eusebio, datato alla metà del IV secolo, è una delle prime traduzioni in lingua latina dei Vangeli.
La sua importanza per la Chiesa vercellese va ben oltre quella di testo della Chiesa primitiva, diventando la prova tangibile di Eusebio, della sua vita, del suo operato, del significato che ha avuto per Vercelli e la sua Chiesa.
In mostra saranno presenti alcuni manoscritti che offriranno uno spaccato della Biblioteca Capitolare a cavallo tra XII e XIII secolo e verrà data una rilettura di alcune opere del Museo del Tesoro del Duomo, in funzione della loro testimonianza eusebiana.
L’esposizione si lega, inoltre, alla mostra temporanea I segreti della Vercelli medievale, organizzata dal Comune e dall’Arcidiocesi di Vercelli presso Arca, dove sono esposti alcuni manoscritti e documenti provenienti dall’Archivio e dalla Biblioteca Capitolare, tra cui il Vercelli Book.
La mostra Eusebio e i suoi Vangeli. Le origini di una biblioteca sarà visitabile fino al 31 gennaio 2021.





