Sarà Firenze la tappa virtuale del Museo Borgogna per la prossima settimana. Dopo Venezia toccherà quindi alla città culla del Rinascimento. Fra le molte opere presenti nella collezione di artisti toscani, lo staff ne ha scelte tre molto originali e sulle quali forse non tutti i visitatori sono soliti soffermarsi.
Si inizia in Sala Rossa con due stipi di ebano decorati con una tecnica straordinaria dall’artigiano fiorentino Francesco Betti, un artista molto amato da Antonio Borgogna che ha acquistato anche altre sue opere, essendo appassionato alla lavorazione in commesso di pietre dure di cui Firenze è la patria, con il suo museo storico, l’Opificio delle Pietre Dure.
Altro capolavoro di manifattura fiorentina è il tavolo ottagonale che si trova in centro alla stanza, con un colorato piano in mosaico di marmi policromi e commesso di pietre dure. Il raffinato arredo, che riporta fra i decori anche lo stemma mediceo, proviene dall’asta della prestigiosa collezione fiorentina del principe russo Anatole Demidoff, cognato di Napoleone Bonaparte. La sua collezione venne messa all’incanto nel 1880 e fu la prima asta a cui partecipò il fondatore del museo vercellese.
Il viaggio fiorentino prosegue al primo piano e porta i visitatori nel cuore di Palazzo Vecchio, e precisamente dentro la Sala di Leone X, dove Stefano Ussi ambienta e raffigura la famosissima scena in cui la contestata Bianca Capello presenta a Francesco I De’ Medici gli ambasciatori veneziani.
L’evento si svolse realmente nel 1579 quando gli emissari della Repubblica veneta giunsero a Firenze in occasione delle nozze tra la veneziana Bianca e il Granduca di Toscana. La tela venne acquistata da Borgogna direttamente dall’artista e vi è ritratto anche Francesco Borgogna, nipote del nostro collezionista e primo presidente del Museo.
Ultimo incontro è con Dante Alighieri, al quale è dedicata la pregiata vetrata, un cosiddetto dipinto di luce, opera fragile e di rara raffinatezza tecnica dei fratelli artisti Giuseppe e Pompeo Bertini di Milano, che celebra la figura del poeta con il Trionfo di Dante.





