I musei di Vercelli e di Varallo fanno rete con MUVV

L'intervento di Nando Lombardi al tavolo dei relatori

Sistema e rete: sono queste le due parole chiave di MUVV (Musei di Vercelli e Varallo), il progetto partito martedì 1 ottobre con la presentazione ufficiale nella Cripta del Sant’Andrea. A crederci fortemente la Fondazione Cassa Risparmio di Vercelli e la Compagnia di San Paolo, insieme alle istituzioni, prime tra tutte i Comuni interessati e i quattro musei coinvolti: Borgogna, Leone, Tesoro del Duomo e Palazzo dei Musei di Varallo.

A fare gli onori di casa Paolo Pomati che ha ceduto la parola al sindaco Andrea Corsaro il quale ha messo l’accento sulle «città di storia e di cultura». È stato quindi il turno dell’assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio: «La Regione crede in questo tipo di iniziative e nei poli museali che valorizzano la cultura e il territorio».

Sintetico ma incisivo Nando Lombardi, presidente della Fondazione CRV: «Riuscire a mettere insieme i musei di Vercelli e di Varallo è stato un percorso complesso, ma che in futuro ci darà grandi risultati».

Il primo intervento in scaletta è stato di Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo e di ACRI: “La cultura, da costo a investimento sostenibile: la filantropia istituzionale di fronte alla sfida del cambiamento”. Per Profumo è stato un investimento in termini di professionalità e di comunicazione.

Dopo di lui si sono avvicendati Luca Dal Pozzolo, presidente dell’Osservatorio Culturale del Piemonte: “I musei come nervatura culturale del territorio”; Martina Bagnoli, Direttore delle Gallerie Estensi: “Reti di musei e Musei di reti. Per un modello relazionale di museo”; Alberto Cuttica, di ENGAGEDin: “Verso la rete MUVV: le ragioni e gli obiettivi del percorso di sviluppo”.

L’obiettivo di MUVV è di creare un sistema museale più competitivo, integrato, riconoscibile e riconosciuto che valorizzi il patrimonio di beni e competenze professionali presenti sul territorio; contribuire alla crescita di quest’ultimo anche dal punto di vista turistico; consolidare una politica di interlocuzione e collaborazione con le istituzioni, rappresentando un interlocutore unico; favorire la partecipazione di altri attori del sistema socio-economico, a partire dalle imprese.

 

m.m.

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