Muraro è riuscito a portare a termine la Granfondo di bici più dura d’Europa

Massimiliano Muraro ce l’ha fatta. Il nostro collaboratore, che scrive articoli sempre di grande interesse sui temi dell’arte e della cultura, nonché di sport, e che è un ciclista provetto (più volte sul podio ai campionati riservati ai giornalisti a due ruote), è riuscito nell’impresa davvero epica di portare a termine la granfondo in assoluto più impegnativa che si conosca in Europa, vero spauracchio e sogno di tutti i ciclisti specializzati in questo genere di prove: la Ötzealer Radmarathon, giunta alla quarantesima edizione. Muraro, che era l’unico atleta in gara della provincia di Vercelli, ha dunque percorso tutti i 238 chilometri del tracciato, che si snoda tra il Tirolo e l’Alto Agide con ben 5.500 metri di dislivello.

Temutissima era la salita del Rombo, a due terzi di gara, con un cima raggiungibile dopo ben 30 chilometri di arrampicata per un dislivello di ben 1800 metri. Ma anche il Rombo è stato domato dal nostro Massimiliano che, dopo l’impresa, orgogliosissimo ha postato sulla sua pagina Facebook queste brevi, ma significative note:

“La partenza alle 6.30, il freddo, le rampe del Küthai, la tempesta di neve sul Rombo, la discesa tra le nuvole, le mucche, l’arrivo in ipotermia, la gente che ti incitava, le coperte termiche, il té caldo, le birre e poi sopratutto la maglia da finisher. Quella che ti dà la sicurezza di aver domato i 238 km e i 5.500 metri di dislivello della maratona ciclistica più dura d’Europa”.

Da parte nostra non possiamo che congratularci, davvero ammirati, con il nostro collega.

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