Vercelli – Compaiono tre nomi nuovi nel Registro degli indagati per le morti alla Casa di Riposo di Vercelli. Il sostituto procuratore della Repubblica di Vercelli Davide Pretti, che sta svolgendo la delicatissima indagine, ha inviato in ospedale i carabinieri del Nucleo Investigativo di Vercelli, per “acquisizioni documentali” sulla tragica serata del 19 marzo quando cinque anziani ospitati nell’istituto di piazza Mazzini non furono ricoverati al Sant’Andrea, pur con sintomi evidenti di Covid. Si vuole stabilire il perché del no, e se, tra Pronto soccorso e Rianimazione fosse davvero impossibile ricoverare le cinque persone anziane, poi decedute, che rimasero quindi alla Casa di Riposo di Vercelli.
Il sostituto procuratore non ha fatto i nomi dei tre medici iscritti nel registro degli indagati, con i direttori generale e sanitario della struttura di piazza Mazzini: si tratterebbe del primario del Pronto soccorso, del medico che ha risposto quella sera (da Novara) al 118, mandando l’ambulanza e di un rianimatore del Sant’Andrea. L’accusa è di omicidio colposo plurimo.
