Questa mattina, i soldati del Reggimento Artiglieria a Cavallo della caserma “Scalise”, le mitiche, care “Voloire”, sotto la direzione del tenente colonnello Andrea Maria Gradante, hanno montato due tende militari – multifunzionali e riscaldate – all’interno del recinto dell’ospedale Sant’Andrea, che potranno accogliere fino a 14 posti-letto l’una.
Lo aveva annunciato nei giorni scorsi giorni l’Asl vercellese, di fatto attestando il periodo difficilissimo cui sta andando incontro anche il nostro ospedale a causa del’emergenza-Covid. Adesso sarà l’Asl stessa (che tra l’altro ha nominato il nuovo direttore sanitario aziendale: si tratta del primario di Chirurgia dell’ospedale di Bortgosesia, il dottor Gualtiero Canova) e decidere quali malati collocare in quei ventotto posti-letto: quasi sicuramente non saranno i colpiti da Covid; potrebbe darsi che vengano riservati ai pre-ricoveri, ma, ripetiamo, la decisione tocca adesso all’Asl.
Tende analoghe sono state montate, grazie alla collaborazione delle Forze Armate e della Brigata Alpina “Taurinense”, nell’ambito del progetto di supporto alla Sanità Nazionale voluto dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, anche in altre province del Piemonte, per la precisione moduli da due tensostrutture ciascuno negli ospedali piemontesi: Rivoli (To), San Giovanni Bosco (Torino) e Savigliano (Cn), Orbassano (To), Alessandria e Cuneo.
In totale, in poco più di 24 ore, 12 tensostrutture che potenziano la rete ospedaliera piemontese di 168 posti letto potenziali (ogni tensostruttura può accogliere fino a 14 letti). Gli ospedali possono decidere la destinazione d’uso in base alla specifica necessità, con l’obiettivo in generale di ridurre la pressione di ospedali e pronto soccorso. La Protezione Civile regionale nelle prossime ore doterà gli ospedali che ne hanno bisogno di brandine e moduli bagno.
Quelle allestite finora sono tende multifunzionali riscaldate (12×8 metri) a struttura pneumatica in PVC, dotate di 3 moduli con altezza massima di 4,15 metri distanziati da paleria in alluminio.
La Regione sta valutando la possibilità di interventi analoghi anche presso le altre strutture ospedaliere del territorio.
