Ieri la Sala delle Cinquecentine del Museo Leone ha ospitatola prima delle due visite guidate alla Mostra di Liuteria “Il Legno che canta”, con cui due grandi chitarristi, già allievi di Gilardino, Luigi Biscaldi e Marco de Santi illustrano le chitarre esposte: si tratta di strumenti, in tutto ventisette, che furono di proprietà del loro maestro (ed ora sono in possesso del liutaio modenese Lorenzo Frignani) oppure di chitarre di cui Gilardino si è occupato o ha scritto; chitarre costruite da liutai molto famosi come Luigi Mozzani, Pietro Gallinotti, Lorenzo Bellafontana, Nicola De Bonis, Mario Pabè e Rodolfo Paralupi.
Ieri, la visita guidata, molto interessante. Accattivante, è stata a cura di Biscaldi, attualmente insegnante al Conservatorio “Cantelli” di Novara; Biscaldi si è avvalso della collaborazione di un suo giovane, ma già affermato allievo, il messicano Gianluca Daglio Erazo, che, con alcune delle chitarre in mostra, ha proposto brevi frammenti musicali. Tra i partecipati alla visita guidata, anche uno dei più importanti chitarristi scandinavi, Bengt Magnusson, che è stato allievo di Gilardino nonché dedicatario di una composizione singolare, per chitarra solista e duo di chitarre, del maestro vercellese, “Poema d’inverno”. Nel 1997, Magnusson e la moglie, la bravissima attrice Suzanne Rangsted, tennero un bellissimo concerto per voce recitante e chitarra al Dugetesco nell’ambito del “Festiva Rosetta” organizzato dall’Associazione Paganini.
Sabato prossimo alle 17,30, toccherà a Marco de Santi.





