Miriam torna in palestra e incontra il ct della Nazionale femminile

Sul nostro campo da basket non avrai bisogno di protezione», è il messaggio lanciato da Marco Crespi, coach della Nazionale di basket femminile a Livorno Ferraris per dare il bentornata sul campo a Miriam Hayan, la ventenne investita dal padre perché la sian unica colpa era quella di voler vivere all’occidentale. E in palestra l’allenatore lo ha ripetuto a Miriam e alle sue compagne le sono state vicino in questi mesi di difficoltà: «Continuerai a sorridere e a gioire per un canestro», ha ripetuto Crespi.

L’allenatore, originario di Milano ma residente a Casale, l’ha incontrata nella palestra dove tante volte ha trovato protezione e rifugio. Miriam, con ancora le stampelle, circondata dalle sue compagne, ha ricevuto in dono la maglia della Nazionale. Non solo. Il ct Marco Crespi l’ha invitata ad assistere a un allenamento nel ritiro di preparazione dell’Europeo a Chianciano. Miriam era tornata in palestra per la prima volta lunedì scorso. Ad attenderla le amiche di sempre che, molte volte, l’avevano ospitata e accolta in casa dopo che la giovane aveva raccontato di aver subito violenze dal padre. Ma anche il presidente della Fip Piemonte Gianpaolo Mastromarco. Mercoledì ha assistito, in stampelle, all’allenamento delle compagne. Miriam gioca a basket dal 2007, sin da quando si è trasferita a Livorno. E presto vuole tornare in campo. Il padre, El Moustafa Hayan, intanto resta in carcere a Vercelli, accusato di tentato omicidio.

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