Minaccia l’ex moglie col coltello e le chiede soldi: poi col cugino aggredisce suocera e il nuovo compagno

Dopo essere riuscito a entrare nella casa delle ex moglie, incinta, assieme al cugino, l’ha prima minacciata con un coltello poi le ha chiesto di tronare con lui o in alternativa di consegnargli subito 15mila euro. Ha poi picchiato l’attuale compagno della donna, l’ex suocera il tutto spaccando mobili e sedie e coinvolgendo i bambini piccoli in una situazione allucinante.

È successo a Vercelli, domenica, e il pronto intervento della Volante della Questura ha permesso di fermare i due violenti, di origine rumena, dopo un breve inseguimento, che sono stati arrestati.

 

I fatti

Domenica sera la Polizia di Stato ha arrestato due uomini per il reato di tentata estorsione aggravata in concorso.

A dare l’allarme una donna che, telefonano in Questura, ha raccontato di due uomini che, dopo essere entrati in casa sua armati di un coltello la stavano minacciando chiedendo denaro.

Un equipaggio della Volante, giunto immediatamente sul posto, li rintracciava e questi, alla vista degli agenti, provavano a fuggire ma venivano raggiunti e fermati.

Successivamente la donna, attualmente incinta, raccontava agli agenti che l’ex marito, con l’aiuto del cugino, era entrato in casa sua e, minacciandola con un coltello, voleva che ritornasse con lui o in alternativa le consegnasse immediatamente 15mila euro.

Da lì era nata una colluttazione nel corso della quale i due uomini avevano aggredito l’attuale compagno della donna e la madre di lei, colpendola con calci e pugni al viso; nel parapiglia erano anche rimasti leggermente feriti anche due dei sei figli minori della donna, erano stati ribaltati mobili e distrutti numerosi oggetti presenti all’interno dell’abitazione.

 

Finiti gli accertamenti, i due uomini romeni regolari sul territorio italiano, sono stati accompagnati in Questura dove si è verificato che erano già noti alle Forze dell’Ordine per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

Dagli accertamenti in banca dati risultava, inoltre, che sugli stessi gravavano numerosi fogli di via di diversi Comuni italiani.

 

I due sono stati arrestati in flagranza di reato per tentata estorsione aggravata dall’uso dell’arma da taglio in concorso e accompagnati su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica alla locale casa circondariale in attesa del giudizio di convalida.

 

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