Maxi discarica di amianto al Brianco sempre più vicina al “sì”

 

Vercelli – La  Provincia di Biella sarebbe intenzionata a non ricorrere contro la sentenza del Tar del luglio scorso che ha riaperto la partita sulla realizzazione della mega discarica di amianto da un milione e 400 mila metri quadri che l’impresa “Acqua & Sole” di Vellezzo Bellini (Pavia) intende realizzare in località Brianco (al confine tra il Biellese e il Vercellese, vicino a Santhià) investendo 25 milioni di euro. L’ha confermato a TgVercelli il presidente della Provincia di Biella, l’avvocato Gianluca Foglia Barbisin, precisando che una decisione ufficiale non è ancora stata presa, ma che l’orientamento (sentiti i legali della Provincia) sarebbe appunto questo.

Nell’ottobre scorso, la Conferenza dei Servizi messa in azione dalla Provincia di Biella aveva detto “no” al progetto, ma successivamente il Tar ha dato ragione all’impresa pavese ricorrente, con la motivazione che quella Conferenza dei Servizi andava annullata perché erano presenti soggetti che non avrebbero dovuto esserci e cioè la Provincia di Vercelli, l’Asl di Vercelli e il Comune di Santhià.

E sarebbe proprio la motivazione alla base della scelta della Provincia di Biella di non ricorrere al Consiglio di Stato: evidentemente, essendo la decisione del Tar maturata su quelle presenze, la Provincia di Biella teme che il ricorso possa venire bocciato. Osserva il presidente della Provincia di Biella: “Questa è la riserva principale che ci è stata segnalata dai nostri legali, con altre che stiamo approfondendo. Io ritengo, al contrario di quanto abbia deciso il Tar, che sia stato giusto inserire i rappresentanti del territorio vercellese in quella Conferenza dei servizi, visto che Santhià è direttamente coinvolta. Purtroppo il Tar l’ha pensata diversamente”.

A questo punto, se, ripetiamo, la Provincia di Biella opterà per questa scelta, dovrà essere convocata una nuova Conferenza dei servizi durante la quale “Acqua & Sole” avrà buon gioco a presentare un progetto che tenga conto delle riserve avanzate durante la prima e dunque ad incassare il “sì”.

La ditta di Vellezio Bellini ha sempre sostenuto che la discarica che intenderebbe aprire al Brianco rientra nel piano regionale di smaltimento totale dei manufatti di amianto in tutta la regione entro una decina d’anni e che porterebbe solo vantaggi al territorio di Salussola. I contrari ribattono che nell’area c’è già un grosso impianto compost e che quindi si aggiungerebbe un nuovo problema ambientale, e non di poco conto.

E’ quanto sostengono due consiglieri della Provincia di Vercelli, Pier Mauro Andorno e Gian Mario Morello, rispettivamente sindaci di Borgo d’Ale e Balocco. Il primo si augura che la Provincia di Biella cambi idea; il secondo si dice molto preoccupato. “Abito a Santhià – dice – e so che cosa significa assestare questo nuovo, duro colpo al Brianco”.

La pensa come lui il sindaco di Santhià Angelo Cappuccio: “Una maxi discarica del genere assommerà problemi a problemi ad un territorio che è a un tiro di schioppo da Santhià: problemi ambientali, ma anche di viabilità: penso ai camion che dovranno transitare in strade non certo pensate per un volume di transiti come quello che si prospetta. A parer mio la Provincia di Biella dovrebbe ricorrere al Consiglio di Stato, non arrendersi così facilmente”.

Edm

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