Luca Da Re sulle orme di Gualtiero Marchesi

Gualtiero Marchesi, scomparso il 26 dicembre scorso, è stato senza dubbio l’uomo che ha cambiato la concezione di cucina, contribuendo a fare di quella italiana una tra le più rinomate al mondo. Lo chef aveva capito da subito l’importanza dell’utilizzo e della valorizzazione dei prodotti del territorio e allo stesso modo la necessità di tramandare la conoscenza acquisita nel corso degli anni. Per questo motivo Marchesi nel 2004 ha fondato ALMA, il più autorevole centro di formazione della cucina italiana a livello internazionale con sede a Colorno in provincia di Parma.

Ogni anno ALMA sforna (si perdoni il gioco di parole) nuovi cuochi e ambasciatori del cibo. Si è da poco conclusa la trentasettesima edizione del Corso di Cucina Italiana, un percorso formativo di dieci mesi terminato con la consegna del diploma a 78 allievi, insigniti del titolo di cuoco professionista. Tra questi anche Luca Da Re, ventunenne di Caresanablot che con i suoi piatti ha colpito favorevolmente la commissione, composta da chef stellati come Alessandro Breda, Herbert Hintner, Antonia Klugmann (da quest’anno giudice a Master Chef), Marc Lanteri, Nicola Portinari e Giuseppe Tinari.

Uno dei piatti preparati da Luca Da Re per l’esame finale

Per la cronaca il miglior studente in assoluto è risultato il marchigiano Francesco Pettorossi, mentre a firmare i più interessanti progetti di tesi sono stati il pugliese Federico Pignataro e il calabrese Mattia Greco.

Per i neo-diplomati si aprono ora le porte del mondo del lavoro. Con prospettive che sono rosee: infatti, secondo uno studio di InfoJobs, pubblicato il 30 novembre 2017, per quanto riguarda il periodo invernale la professione di cuoco è sul podio tra quelle più richieste. Su un totale di 5.000 posizioni aperte analizzate, i cuochi rappresentano una quota del 15%, preceduti, al secondo posto, da bartender e personale di sala (23%).

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