Oggi, in occasione dei 150 anni della fondazione del Corpo degli Alpini, la sezione Ana di Vercelli, guidata dal presidente Piero Medri, ha reso omaggio alla tomba dei fratelli medaglie d’oro Eugenio e Giuseppe Garrone e di tutti i defunti alpini andati avanti.
Con Medri c’era tutto il consiglio direttivo dell’Ana vercellese, compreso il vice presidente del Consiglio comunale Gianni Marino, e c’erano rappresentanti dei Gruppi delle penne vere vercellesi.
Giuseppe ed Eugenio Garrone morirono durante la Prima Guerra Mondiale, sul Grappa, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Giuseppe, che era capitano degli Alpini, fu ucciso da una granata il 14 dicembre 1917, al Col della Berretta, e morì tra le braccia del fratello, tenente degli Alpini, che rimase gravemente ferito. Catturato dagli austriaci fu portato prima all’ospedale di Innsbruck e poi in quello di Salisburgo dove morì il 6 gennaio del 1918.
Entrambi furono insigniti della medaglia al valor militare, alla memoria. Giuseppe, che aveva 30 anni, era magistrato; Eugenio, di un anno più giovane, era funzionario della Pubblica istruzione. Entrambi avrebbero potuto evitare di essere mandati al fronte, perché riformati per “fragilità toracica”, ma ci vollero andare ugualmente e morirono da eroi.





