“Lisistrata” del Classico Lagrangia vince il concorso nazionale dei “corti” di forte impegno sociale

Gli studenti del Lagrangia in una pausa delle riprese del marzo 2023 in Cilento

Con il cortometraggio intitolato “Lisistrata”, registrato in Campania tra il 18 e il 21 marzo scorsi, gli allievi delle allora seconde (adesso sono al terzo anno) A e AB del Liceo Classico Lagrangia di Vercelli hanno vinto l’undicesima edizione del Concorso Nazionale “Ciak…si gita”, cui hanno preso parte istituti scolastici da tutt’Italia, da Milano ad Osimo, da Latina a Pistoia.

Le professoresse Acide e Boccalini ritirano il premio al cinema “Plaza”” di Napoli

Si trattava di realizzare un “corto”, da registrare nel Cilento, che mettesse in luce temi sociali di attualità particolarmente sentiti e gli studenti del Classico, con l’assistenza delle professoresse Elisabetta Acide (referente del progetto), Marta Boccalini e Gianna Buffa hanno pensato all’emancipazione femminile, con un viaggio a ritroso nel tempo che, partito al feroce omicidio di Giulia Cecchettin, brutalmente assassinata dal fidanzato Filippo Turetta nel novembre dello scorso anno, è sfociato nel 411 a.C. quando ad Atene venne rappresentata la commedia “pacifista” di Aristofane “Lisistrata”. 

Il trofeo conquistato dalle 2A e 2AB del Classico

Il fil rouge del “corto” è lineare. Tre giovani donne vittime della follia e dell’intolleranza raccontano brevemente la loro tragica fine: sono, appunto, Gulia Cecchettin, Saman Abbas, uccisa dai familiari il 30 aprile del 2021, a Novellara, perché voleva sposare un giovane non gradito ai suoi, e Mahsa Amini, massacrata a morte dalla polizia religiosa iraniana, nel settembre del 2022,  perché non indossava in modo corretto il velo. A queste storie, i ragazzi del “Lagrangia” hanno aggiunto quella meno traumatica, ma pur sempre estremamente indicativa della distanza che ancora intercorre, in alcune professioni e carriere, in Italia, tra uomini e donne: l’esempio narrato è di una politica che scrive i discorsi per altri (uomini) e non può esternarlo;  e poi il “caso” della pallavolista Lara Lugli cui la società di appartenenza, il Pordenone (serie B 1) aveva chiesto i danni perché “colpevole” di essere rimasta incinta quando era sotto contratto. E qui eravamo nel 2019.

Denunce forti e intelligenti, quelle degli studenti del Classico, culminate con la forte esclamazione di Delia, il personaggio-chiave del film della Cortellesi “C’è ancora domani”, che si ribella contro la società che la vorrebbe prigioniera delle sbarre maschiliste, invocando il personaggio di Lisistrata. E qui (con le riprese nel Cilento) torniamo indietro di quasi 2500 anni: la studentessa Lucilla Del Barba che interpreta Delia diventa poi, per rendere esplicito il richiamo temporale, Lisistrata, il personaggio di con cui Aristofane ai tempi della Guerra del Peloponneso ha provocatoriamente voluto rappresentare un modo alla rovescia in una società, come quella ateniese, che non teneva in grande considerazione le donne. Nella sua commedia, da molti letta come primo emblema dell’emancipazione femminile (mentre altri hanno soprattutto rilevato la connotazione pacifista) il personaggio di Lisistrata, spalleggiata da Cleonice (la studentessa Virginia Zanoni) nella sua rivolta contro gli uomini attraverso lo sciopero del sesso, diventa dominante e, alla fine, raggiunge l’agognato scopo della pace.

L’idea e la realizzazione sono state dei ragazzi, ma il lavoro è stato supervisionato dalla professoressa Marta Boccalini, che ha curato la revisione della sceneggiatura (con un ruolo di sostegno importante nella traduzione dal greco), nonché la dizione, preparata accuratamente a Vercelli, e la recitazione, mentre la collega Gianna Buffa ha trattato (con la referente del progetto, Elisabetta Acide e la stessa professoressa Boccalini) gli aspetti letterari dell’adattamento dei testi alla registrazione del “corto”. Le tre insegnanti (Acide e Buffa soprattutto) si sono occupate anche dei bei costumi portati in Cilento e indossati dalle ragazze e dai ragazzi.

Le riprese, nell’incantevole località di Ascea, sono state a cura degli stessi studenti (quelli che non hanno partecipato come attori) ma si è incaricato di svolgere la regia ed il montaggio di tutti i tredici cortometraggi in gara un professionista come Gianni Petrizzo.

Il nome del “corto” vincitore è stato rigorosamente tenuto segreto fino all’altro giorno quando, al cinema “Plaza” di Napoli è stato rivelato alla presenza dell’attore Giovanni Esposito, assai noto per la partecipazione in alcuni film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Alla cerimonia erano presenti le professoresse Acide e Boccalini che hanno appreso, con enorme soddisfazione, che il “”corto” del Lagrangia era risultato il vincitore assoluto. Per dirla tutta, avrebbe probabilmente meritato il premio di migliore attrice anche la fantastica Lucilla Del Barba (Lisistrata), ma anche in questo Festival come avviene ormai sempre più spesso anche negli ambiti più famosi (da Venezia a Cannes) si tende ad attuare un po’ di geopolitica, suddividendo i premi più importanti anziché concentrarli su un’unica opera.

Marta Boccaliini tra Lucilla De Barba e Virginia Zanoni

Comunque, per il “”Lagrangia”” un’ennesima attestazione nazionale di altissimo livello, di cui la nostra città può andare davvero fiera.

Edm

Ecco il cortometraggio vincitore dell’11 edizione di “Ciak…si gita”

 

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1 commento

  1. Una gran bella soddisfazione,
    dopo tanto lavoro,
    questo riconoscimento
    inorgoglisce tutto
    il Liceo Cinematografico di Vercelli

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