Calenda: “Via quota cento e reddito di cittadinanza e finanziamo Sanità e Scuola”

Carlo Calenda al cinema Italia di Vercelli

 

Vercelli – “Aboliamo reddito di cittadinanza e quota cento e diamo alla sanità 5 miliardi e alla scuola tre. Così si governa per il bene dell’Italia”. Carlo Calenda ha incontrato questa sera al cinema Italia (platea esaurita) i cittadini vercellesi per lanciare il suo nuovo partito politico “Azione. E’ stato introdotto dal coordinatore di Vercelli Gabriele Molinari. Erano presenti i coordinatori di Biella, della Valsesia e di Alessandria e, in sala, c’erano esponenti autorevoli degli altri partiti della sinistra: tra i tanti, l’ex sindaco Maura Forte (Pd), la coordinatrice provinciale di Italia Viva Francesca Tini-Brunozzi, il coordinatore vercellese di + Europa Federico Bodo.

Calenda è stato, come  sempre, chiaro, ficcante, intelligente. Ha innanzitutto affermato che è tempo che la politica torni a governare il Paese. “Invece  – ha detto – in questo momento in Italia la politica non è più considerata l’arte di governare, ma quella di convincere la gente che ‘saprò come governare’”.

Gabriele Molinari introduce Calenda

E per tornare a governare il Paese, ha aggiunto, occorre intraprendere una battaglia politica concreta, andando in mezzo alla genet “E io vado ovunque – ha affermato -: per portare le nostre idee: sono persino andato a Radio Padania”.

 

E a chi gli fa notare che Azione è quotata intorno al 2,5 per cento a livello nazionale, Calenda ha osservato che anche Salvini e la Meloni erano a queste percentuali, poi hanno condotto una battaglia che in questo momento li sta premiando: “Dobbiamo farlo anche noi, entrare in contatto con la gente, convincerla con parole chiare. Sulla sanità, ad esempio, chiediamo ai cittadini se vogliano più apparecchiature per le mammografie o per quanta cento”.

Il pubblico al cinema Italia per ascoltare Calenda

Rilanciando lo slogan di Azione secondo cui “l’Italia è più forte di chi la vuole debole”, Calenda si è quindi sottoposto alle domande del pubblico. Inevitabile (è il tema del giorno) quella sull’abolizione della prescrizione voluta dal ministro Bonafede: “L’abolizione della prescrizione- ha tagliato corto – è un abominio. Perché si tratta dell’abolizione della stato di diritto, purtroppo con la complicità del Pd”.

Al suo ex partito Calenda ha rimproverato il peccato di fondo: “Avere sempre detto no a Conte, no ai 5 Stelle, e adesso essere al governo con loro. In un Paese normale Di Battista farebbe la guida di un parco giochi e Di Maio venderebbe birre allo stadio. Invece Il Pd è andato ad appoggiare, in posizione subordinata, un governo Conte che non ha ancora annullato quei decreti sicurezza che tanto facevano ribrezzo al Pd quand’era all’opposizione”.

Infine, l’attacco più duro al governatore della Puglia Emiliano. “Se Emiliano è un progressista – ha detto – Salvini è un socialdemocratico”.

Love
Haha
Wow
Sad
Angry

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here