L’incanto della serata in basilica con i Musici di Sant’Andrea e una voce d’angelo

I “Musici di ant’Andrea” nel concerto di domenica sera (foto Renato Greppi)

Per il ventitreesimo anno consecutivo la Camerata Ducale, che però stavolta si è presentata sotto l’etichetta di I Musici di Sant’Andrea ha celebrato il Patrono di Vercelli e del Piemonte con un concerto di assoluta eccellenza, tenuto nella basilica-simbolo della città.

I “Musici di Sant’Andrea”, all’esordio proprio nel concerto di domenica sera, erano Guido Rimonda, Paolo Chiesa, Pierfrancesco Galli, Marina Martianova, Francesca Ripoldi, Francesco Sappa, Simone Donato, Daniele Bogni, Michele Benzonelli, Massimo Marchese e Cristina Canziani. Fatta eccezione per sua moglie, Cristina Canziani, per Marina Martianova e per Daniele Bogni, tutti ex allievi (ovviamente i violinisti) di Rimonda, il quale, per l’occasione ha fatto riposare il suo Stradivari 1721, per imbracciare uno dei violini più antichi di cui si abbia notizia certa, una sorta di “protoviolino”: il Gasparo da Salò, datato 1558, che il fondatore della Camerata Ducale aveva acquistato, tramite un commerciante inglese, proprio il giorno prima del lockdown da un anziano violinista spagnolo. Tutti i “Musici” domenica sera, eccezion fatta ovviamente per Rimonda, hanno suonato con strumenti antichi del Settecento.

Una suggestiva immagine del concerto (foto Greppi)

E poo c’era lei, Francesca Lombardi Mazzulli,  che ha nobilitato ulteriormente, con la sua straordinaria voce di soprano, l’incantevole, serata di musica cui la Ducale ha dato un titolo quanto mai appropriato “In excelsis”. Allieva, tra gli altri, di Mirella Freni e poi di Luciano Pavarotti, Francesca Lombardi Mazzulli si è esibita in festival e teatri di tutto il mondo, specializzandosi nel repertorio barocco. Proprio quello che d’ora in poi, appunto da domenica scorsa, i Musici di Sant’Andrea valorizzeranno nella basilica vercellese diventata, di fatto, la loro sede.

Un primo piano del soprano Francesca Lombardi Mazzulli. Accanto a lei, al clavicembalo, Cristina Canziani (foto Greppi)

Il programma ha conquistato il pubblico. E tra il pubblico, oltre all’arcivescovo Arnolfo e a monsignor Cavallone, c’era un secondo vescovo, tra l’altro appassionato di violino: nientemeno che monsignor Enrico dal Covolo, teologo di fama mondiale e Rettore emerito della Pontificia Università Lateranense. Era venuto a Vercelli per celebrare, il giorno dopo, la figura di Sant’Eusebio, essendone uno dei maggiori studiosi che si conoscano. Ma non s’è lasciato sfuggire l’occasione per andare ad ascoltare un concerto che l’ha entusiasmato. Alla fine, si è intrattenuto con Rimonda per congratularsi con lui e con tutti gli altri “Musici”.

Oltre ai complimenti di monsignor dal Covolo, i “Musici di Sant’Andrea” hanno ricevuto una messe di applausi dal pubblico e contraccambiato bissando “Ah, mio cor” di Haendel. Prima del concerto aveva portato il saluto, ormai diventato tradizionale, del sindaco Corsaro l’assessore Mimmo Sabatino. 

Adesso la Ducale proporrà ancora giovedì, un concerto del giovane pianista Matteo Buonanoce al “Viotti Club”, per i Viotti Tea (inizio ovviamente alle 17) e poi si concederà tre settimane di sosta, per riprendere il 26 agosto, sempre con i Viotti Tea (ospite l’arpista Diletta Sereno) e , soprattutto, sabato 28 al Civico, con il concerto conclusivo del Viotti Festival Estate (in attesa del Viotti Day&Night previsto il 25 e 26 settembre): protagonisti, Guido Rimonda e il più grande interprete bachiano, Ramin Bahrami con un concerto ovviamente tutto dedicato a Bach.

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1 commento

  1. “la Camerata Ducale, che però stavolta si è presentata sotto l’etichetta di I Musici di Sant’Andrea”
    La CD FA QUASI TUTTO A VERCELLI e, non soffrendo di smanie di protagonismo, anzi temendo di abusar troppo dell’attenzione pubblica .. lavora nascondendosi dietro pseudonimi .. spesso negano strenuamente di aver compiuto intraprese meritorie …

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