L’impresa Biella-Barcellona rimandata al 2021

La Biella-Barcellona, la corsa di solidarietà in bicicletta per la prevenzione e la ricerca sul cancro alla prostata, è stata posticipata alla primavera del prossimo anno. Filippo Vaglio Tessitore, Lorenzo Acquadro, Luca Sciarretta, Marco Guidetti, Massimiliano Morella e Paolo Maggia dovevano partire sabato 5 settembre, tuttavia per i fatti legati al Covid-19 hanno deciso di rimandare la loro impresa.

«È stata una decisione sicuramente sofferta – spiegano i sei ciclisti – Era un’avventura pianificata, cercata e attesa con trepidazione e per la quale ci si preparava ovviamente da molto, un’avventura che richiedeva oltre all’allenamento una serenità mentale che in questo momento oggettivamente non è così possibile».

La parola chiave alla base della loro decisione è rispetto. «Rispetto innanzitutto per l’evolversi della situazione della pandemia, in particolare in Francia e Spagna dove il nostro viaggio ci avrebbe portato ad attraversare territori giudicati di giorno in giorno sempre a più alto rischio. Rispetto per tutte le persone che, a ogni livello, sono impegnate nel prendere decisioni e concretamente affrontano l’emergenza per limitarne le conseguenze. Rispetto anche per chi è stato direttamente colpito da questa pandemia e non apprezza le semplificazioni su comportamenti non adeguati. Rispetto per il Fondo Tempia e la sua mission che sicuramente sarebbe apparsa stridere un po’ con l’intraprendere il nostro viaggio in questo momento. Rispetto per coloro che ci hanno appoggiato con il sostegno morale e anche economico, per il quale ringraziamo sentitamente e che confidiamo possa servire da esempio».

La raccolta fondi su internet legata all’evento aveva l’obiettivo di arrivare almeno a 3.000 €, da destinare al progetto MetaPsa del Fondo Tempia, una campagna di prevenzione sul tumore alla prostata legata anche a un programma di ricerca per arrivare a un test più affidabile per la diagnosi precoce. Prima ancora di salire in sella, è stata sfiorata quota 1.000 € raccolti.

«Vorremmo lasciare aperta la sottoscrizione anche in questi mesi di attesa perché faccia da punto di partenza quando porteremo a termine la nostra piccola impresa ciclistica. Ma nei prossimi giorni le persone che hanno già fatto una donazione saranno contattate direttamente per chiedere a ciascuna di loro se vogliono confermare l’offerta».

Per percorrere la strada tra Biella e Barcellona in bici erano previste sei tappe, la più lunga di 180 km circa, con piccole deviazioni per toccare luoghi mitici del ciclismo come il Mont Ventoux, una delle montagne culto del Tour de France, conquistata tra gli altri anche da Marco Pantani. «Il nostro è solo un arrivederci. Il proposito e la voglia rimangono, attendiamo solo un po’ di più e saremo pronti nuovamente per concludere questa avventura».

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