“Donne per le donne” non è un semplice slogan per Fondo e Fondazione Tempia: dietro le oltre 16mila prestazioni offerte in un anno, tra esami di screening e visite di prevenzione, c’è anche l’impegno di uno staff che per la maggior parte è al femminile, non solo nelle stanze di ambulatori e laboratori ma a partire dai vertici.
Dalle due presidenti al direttore sanitario fino alle responsabili delle strutture di ricerca, al timone di alcune delle strutture chiave dell’associazione ci sono proprio donne, anche se è da un uomo che è arrivata l’ispirazione per un impegno che si rinnova e si rinforza da quarant’anni.
Fu il fondatore Elvo Tempia infatti a muoversi, nei primi anni di vita del Fondo, con iniziative a tutela della salute femminile, dall’ambulatorio mobile per mammografie e pap test fino all’impegno per prevenzione e ricerca. «Mio nonno – ricorda la presidente della Fondazione Tempia Viola Erdini – ha compreso nel profondo il valore delle donne e ha sempre pensato che la loro sensibilità fosse fondamentale in ambiti delicati come quello delle malattie oncologiche».
Oggi la onlus biellese è punto di riferimento per i programmi di screening, svolti su incarico e coordinamento di Regione e Asl: due dei tre programmi, quello per la prevenzione del tumore al seno e per il test citologico, sono rivolti esclusivamente alle donne. Nel 2019 sono stati svolti complessivamente 15.350 esami, 8.823 mammografie e 6.527 test citologici.
Allo stesso modo due delle specialità presenti negli ambulatori di prevenzione che il Fondo Edo Tempia mette gratuitamente a disposizione nel Biellese e nel Vercellese sono dedicate alle pazienti: sempre nel 2019, a fronte di 6.940 visite totali effettuate l’anno scorso, 712 sono state di prevenzione al seno e 367 ginecologiche.
Ma, nella giornata internazionale dedicata alla donna e ai suoi diritti, c’è un altro dettaglio in cui Fondo e Fondazione Tempia si distinguono rispetto alla media nazionale. Secondo le recenti statistiche, nelle aziende italiane solo un posto su cinque tra gli incarichi di responsabilità è occupato da donne.
In via Malta le proporzioni si invertono grazie a Simona Tempia e Viola Erdini, presidenti rispettivamente di Fondo e Fondazione, alle vicepresidenti Maria Teresa Guido e Anna Rivetti, al direttore sanitario Adriana Paduos, alle responsabili dei laboratori di genomica e di oncologia molecolare Giovanna Chiorino e Maria Scatolini, senza contare lo staff a stragrande maggioranza femminile del centro di ascolto psicologico, del Progetto Bambini, dei laboratori di ricerca stessi. L’attenzione alle donne, insomma, non si ferma all’8 marzo e la tutela dei loro diritti non si limita a quello alla salute.