Si intitola Le ferite della cura (Effedì) il libro scritto a più mani dagli operatori sanitari dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli, pubblicato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e dell’associazione Biud10.
«Il libro – spiegano gli autori – è nato dall’esigenza di portare all’esterno una testimonianza di quanto è accaduto all’interno degli ospedali nella prima fase della pandemia di Covid-19: mesi di sconvolgimento, vicende tragiche e convulse e mancanza di punti di riferimento nel contesto sanitario di cui all’esterno non si è avuta la percezione fino in fondo».
«Nella tempesta che ha travolto tutti – continuano gli operatori sanitari – si sono cercati spazi per ascoltare, parole per offrire vicinanza anche quando l’angoscia era così forte da generare solo rabbia. Siamo stati connessioni, fili per riallacciare i legami tra i pazienti ricoverati in isolamento ed i loro familiari, chiusi nella stessa angoscia».
Le ferite della cura ha reso visibile un lavoro a volte invisibile che gli psicologi dell’Asl di Vercelli hanno svolto silenziosamente che è quello di trovare significati che permettono di andare avanti, di rendere pensabile quanto sta accadendo, pur se così assurdo.
Il libro è in vendita a Vercelli nelle librerie Sant’Andrea e Mondadori e a Borgosesia nella libreria Colibrì. È possibile acquistarlo anche sul web: Amazon, IBS, Feltrinelli, Mondadori, Google Libri. I proventi andranno all’Ambulatorio per i bambini affetti da autismo e all’Ambulatorio per adolescenti con disturbo dei comportamenti alimentari.
M. Blondet collaboro’ per breve tempo con la Effedi e poi vi uscì.