Lettera del sindaco Vittorio Ferrero: “Serve un piano strategico per il comprensorio Sorin”

Vittorio Ferrero, sindaco di Crnescetino

 

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dal Sindaco di Crescentino, Vittorio Ferrero, a tutti gli enti del territorio, ai sindacati, al Presidente della Regione, agli assessori regionali e al Governo di Roma, tramite il Prefetto Garsia e gli onorevoli del territorio, sulla drammatica situazione occupazionale alla LivaNova, relativamente agli 83 esuberi annunciati.

 

 

 

 

Gentilissimi,

 

in questi ultimi giorni il territorio della bassa vercellese e della bassa chivassese è stato colpito da una gelida notizia: mercoledì scorso i vertici dell’azienda LivaNova hanno incontrato le Rsu e i dipendenti per comunicare loro l’apertura di una procedura collettiva di licenziamento per 83 posizioni nello stabilimento di Saluggia.

È inutile ribadire quanto l’economia della dei nostri territori, in particolare di Saluggia e Crescentino, si regga moltissimo grazie all’impatto produttivo ed occupazionale che genera il “Comprensorio Sorin”, nel quale lavorano, oggi, circa 2000 persone (1500 direttamente assunte dalle diverse aziende e 500 legate all’indotto).

La decisione di LivaNova di spostare in Canada la produzione delle valvole cardiache biologiche getta un’ombra buia sulla tenuta di questo sistema economico.

Non vi nascondo la mia forte preoccupazione.

 

Non si tratta solo degli 83 esuberi annunciati ma anche delle ripercussioni che temo potranno avvenire nel medio – lungo periodo sia all’interno della stessa LivaNova sia in altre aziende del Comprensorio.

Se oggi decidono di delocalizzare l’unica parte produttiva che, a detta dell’azienda, funziona ed è commercialmente appetibile, domani che cosa succede, ci dobbiamo aspettare altri drastici ridimensionamenti?

Non possiamo permettere che 83 persone siano lasciate a casa e che un sito produttivo di così grande valore per la nostra economia locale abbia prospettive così nefaste.

 

Nella giornata di venerdì 22 novembre u.s. molti Sindaci del territorio insieme al Consigliere Regionale Gianluca Gavazza, all’Assessore Regionale Roberto Rosso ed alcuni altri rappresentati politici si sono uniti presidio dei lavoratori fuori dai cancelli aziendali. Bene, la vicinanza del territorio e dei suoi rappresentanti è importante ma ora deve essere messa a sistema nel ricercare una strategia di ampio e lungo respiro.

La disperazione e la drammaticità della situazione sono davvero preoccupanti, ora però dalla protesta dobbiamo passare alla proposta.

 

Sono a conoscenza del lavoro che tutti gli attori istituzionali, Regione Piemonte e Prefettura di Vercelli, stanno facendo per l’apertura dei Tavoli di Crisi. Sarebbe auspicabile, però, la convocazione di un Tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo Economico così da portare al più alto livello possibile il dialogo con l’azienda. Ciò con la speranza che possa essere rivisto il piano aziendale e, magari, bloccata l’idea di delocalizzazione della produzione delle valvole biologiche.

 

In contemporanea, però, dobbiamo lavorare TUTTI INSIEME per la creazione di un TAVOLO STRATEGICO per il Comprensorio di Saluggia.

 

 

Tutti noi, che a diverso livello abbiamo una responsabilità, dobbiamo elaborare una pianificazione, che a mio giudizio, contenga i seguenti obiettivi:

– trovare un sostituto d’impresa, qualora le trattative con LivaNova non avessero risultati positivi

– consolidare il know-how maturato dal personale che da anni lavora nel sito attraverso un dialogo con il mondo produttivo per eventuali riassorbimenti di personale

– ricercare investimenti, pubblici e privati, per aumentare la vocazione del sito polo per la ricerca e sviluppo nel campo bio-medicali

– incentivare l’insediamento di nuove altre realtà produttive sempre afferenti a questa linea d’impresa

 

Insomma, serve un Piano Strategico per il “Comprensorio Sorin”. Questo territorio deve trasformarsi in uno dei principali distretti del bio-medicale italiano.

 

Dobbiamo sognare ritrovando una visione d’insieme. Si può fare.

Non possiamo lasciare intentata nessuna strategia, dobbiamo lavorare per salvaguardare il territorio, dobbiamo farlo insieme, dobbiamo farlo in fretta.

Nella speranza di aver messo sul tavolo un tema che ci possa vedere tutti uniti, attendo fiducioso le Vostre considerazioni.

 

Nell’attesa di incontraci quanto prima Vi saluto cordialmente.

Vittorio Ferrero

firmato in originale

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