Vercelli ha una serie di “ingressi” obiettivamente decorosi: pensiamo ai giorni sistemati sui parapetti del Cervetto, alla ristrutturazione della strada in arrivo da Torino, ad esempio, Ma per chi entra in città dalla direzione della strada per Asigliano, la visione è a dir poco deprimente.
Alludiamo agli alberi che costeggiano il muro di cinta del cimitero verso corso Salamano, le tamerici. Nella Pioggia del pineto, D’Annunzio le cita: le tamerici “salmastre e arse”. Qui sono solo arse e da ben prima dell’ondata di caldo che ci ha investiti. Arse e assai poco curate: basta osservarne i basamenti, incolti, con l’erbaccia altissima e secca.
E dire che in un passato, non proprio remoto, a questi basamenti si riservava un’attenzione particolare, coltivandoci (ovviamente quand’era stagione) anche le primule: compito che veniva affidato, e svolto al meglio, ai detenuti della vicina casa circondariale. Adesso sarebbe il caso che gli assessori all’Ambiente e al Decoro urbano facessero un giro da quelle parti e che programmassero qualcosa di opportuno.
I tempi cambiano! .. in peggio!?? .. per via del
“L’accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo”
.. ma io sono ottimista, penso che l’inversione di tendenza sia ormai imminente. Mal che vada, tutto passerà attraverso una pioggia purificatrice, la WW3 (principieremo con La Pioggia nel Pireo?)
Il presente certo non è edificante, neppure arbustivamente-parlando. Stando alla foto, oltre che di tamerici “salmastre e arse” .. siamo in presenza di qualcosa che ribattezzerei un po’ dannunziana-mente come .. erbe silvane .. speriamo almeno che presto la pioggia cada copiosa, sui nostri “volti silvani” (come la via del cimitero).
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La pioggia nel pineto – recitata da Vittorio Gassman.
https://www.youtube.com/watch?v=dpEZookNHTk
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