Aveva bullizzato una ragazzina del paese. Tanto che per prenderla in giro aveva imbrattato anche le pensiline del paese. L’amministrazione comunale di Asigliano aveva promesso di non lasciare cadere nell’indifferenza l’atto vandalico che, oltre a deturpare un bene comunale, si portava dietro anche elementi di bullismo nei confronti di una ragazzina conosciuta in paese.
Per questo, il sindaco Carolina Ferraris, aveva fin da subito condannato pubblicamente il gesto esprimendo il proprio incoraggiamento alla ragazzina finita, suo malgrado, al centro della vicenda e aveva assicurato che avrebbe attivato tutti i canali per identificare l’autore del gesto.
Nel giro di qualche giorno è lo stesso sindaco ad aggiornare sulla vicenda: il ragazzo autore della scritta, pure lui minorenne, ha ammesso le proprie colpe e si è scusato con l’interessata. Il genitore si è impegnato a pagare i danni al Comune oltre che a obbligare il figlio a svolgere attività gratuite e di volontariato per la comunità. Una strada di buonsenso per far capire che il rispetto delle persone, così come dei beni comuni, è un valore da coltivare
Non si può imbrattare il bene pubblico. Chi lo fa viene punito, infatti muri e arredi delle nostre città e paesi sono pulitissimi. Ancora più grave che un ragazzino (15 anni?) si sia accorto di caratteri somatico-sessuali del sesso opposto malgrado la scuola glielo vieti .. s’è complimentato (mi pare) con la fortunata superdotata, sia pur omettendo molestie dirette all’oggetto della sue malsane brame … inaccettabile! .. doveva prima chiedere alla ragazzina se aveva già scelto di esser maschio, femmina o altro, oppure semplicemente non gradiva apprezzamenti , tanto più se pubblici, di qualsiasi “genere” e da parte di chicchessia. Ma neanche privati. Ignorarla doveva! Bene anche la pena dei lavori forzati, di sapore maoista … e bisogna parlarne di questi fatti. Su padri maniaci sessuali, Bibbiano, maestri violenti, invece: clemenza, garantismo, silenzio. Bene!