Il 12 maggio del 1820, nasceva a Firenze una bambina inglese, Florence, figlia di Frances Nightingale e William Shore Nightingale. La bimba crebbe in Inghilterra, nella proprietà paterna di Lea Hurst, nel Derbyshire, ed ebbe un’infanzia dorata. Studiò con diligenza, imparando tre lingue straniere e maturando un profondo interesse per la filantropia.
Presto iniziò ad occuparsi dei poveri e dei malati del circondario e verso i sedici anni decise che sarebbe diventata un’infermiera. Dopo anni di studio, la giovane iniziò a lavorare a Londra e fu determinante durante un’epidemia di colera, aiutando i pazienti e insegnando alla gente l’importanza dell’igiene. Quella donna era Florence Nightingale, considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.
Nel 1854, un anno dopo lo scoppio della Guerra di Crimea, Florence fu incaricata dal governo inglese di organizzare un corpo di infermiere che si prendesse cura dei soldati di quel conflitto. Florence allora reclutò una trentina di donne e partì con loro per il fronte. La loro sede di lavoro sarebbe stata l’ospedale britannico di Scutari, dove mancava tutto, le condizioni igieniche erano terribili e le malattie come il tifo e il colera mietevano più vittime del fuoco nemico. Florence si mise subito al lavoro e non si risparmiò, riducendo le morti di circa i due terzi.
I pazienti la chiamavano “The Lady with the Lamp”, perché soleva passare tra i letti dei ricoverati, anche a tarda notte, con una lanterna accesa. Florence non si limitava ad assistere i pazienti, ma si impegnò a formare le sue infermiere e a migliorare l’ospedale di Scutari, salvando molte vite.
Rimase a Scutari per un anno e mezzo, dopodiché tornò nel Regno Unito, dove fu accolta come un’eroina, benché lei non si sentisse tale. La Regina Victoria le fece omaggio di una spilla speciale, che sarebbe passata alla storia come “The Nightingale Jewel”.
Successivamente Florence iniziò a collaborare con il governo britannico per migliorare le condizioni dei soldati e dei pazienti e nel 1860 fondò un ospedale e una scuola per infermiere, diventando un modello per molte donne di tutte le classi sociali. Si dedicò anche a formare le ostetriche, così come le infermiere delle famigerate workhouses, dove i poveri ospiti avevano un infinito bisogno di assistenza.
Sfortunatemente, a Scutari Florence contrasse la crimean fever, una malattia da cui non sarebbe mai guarita del tutto. Verso i trentotto anni dovette arrendersi a una vita da invalida, ma continuò a lavorare dal letto, più che mai decisa a migliorare le condizioni dei malati. Nel 1907 fu la prima donna ad essere insignita dell’Order of Merit. Morì il 13 agosto 1910, nella sua casa di Londra e fu sepolta nell’Hampshire, senza troppa visibilità, come aveva richiesto.
Visto il particolare momento che stiamo vivendo, la celebrazione per i duecento anni dalla nascita di Florence Nightingale casca a pennello. Per questo motivo l’Amministrazione comunale e, in modo particolare l’assessore agli Eventi culturali Gianna Baucero, con l’appoggio del Soroptimist Club, invitano a ricordare “The Lady with the Lamp” con un concorso rivolto agli studenti delle scuole vercellesi.
Due le opzioni: 1) un disegno che rappresenti Florence Nightingale in quanto madre dell’assistenza infermieristica moderna (non necessariamente un singolo ritratto della donna, o, volendo, anche uno o più altri soggetti che rispecchino la sua vicenda umana e professionale); 2) un breve elaborato, in inglese o in italiano, dedicato alla storia della celebre Florence Nightingale: un riassunto, una relazione, un profilo della protagonista, una breve ricerca, un testo che valorizzi la figura e l’operato di Florence Nightingale nel contesto storico in cui la donna visse ed operò (lunghezza: non più di un foglio A4).
Per agevolare gli studenti, il bando è corredato di una scheda che riassume e racconta la vita e i meriti di Florence Nightingale, dalla quale gli alunni potranno trarre spunto per realizzare i loro elaborati. Gli organizzatori pregano di indicare soltanto il nome dell’Istituto di appartenenza, e non il nome dell’alunno.
La giuria esige che ogni disegno o elaborato rispetti tre requisiti: coerenza con il tema proposto, efficacia comunicativa, correttezza linguistica e grammaticale (nel caso di produzione di un testo in italiano o inglese).
I lavori andranno inviati alla pagina Facebook del Comune di Vercelli, dove saranno successivamente pubblicati, entro e non oltre venerdì 29 maggio 2020. Saranno proclamati vincitori più alunni, alcuni per le scuole primarie e alcuni per le scuole secondarie; i “premi” saranno delle pubblicazioni che gli alunni potranno utilizzare per studio, approfondimento e/o diletto. Saranno offerti anche biglietti omaggio per musei, concerti, spettacoli, eventi culturali.