L’Asl di Vercelli avvia “tutte le verifiche del caso” sulla morte di una donna di 45 anni in ospedale

L’Asl di Vercelli ha avviato “tutte le verifiche del caso” sull’episodio di una donna di 45 anni, Tiziana Scarcella, che, secondo la ricostruzione riportata da alcuni organi di informazione, sarebbe arrivata l’altro giorno in ambulanza all’ospedale di Vercelli per problemi respiratori e dolori addominali ed è poi deceduta la notte di venerdì 29 luglio 2022.
Il caso sarà anche oggetto di una inchiesta della Procura, dopo che i parenti della donna hanno sporto denuncia ai carabinieri con il sospetto che il decesso possa essere legato alle conseguenze di un intervento chirurgico a una gamba a cui la donna era stata sottoposta lo scorso maggio per una frattura dopo una caduta in casa.

La donna da pochi mesi risiedeva a Moncrivello, ma era conosciuta soprattutto a Salassa, dove aveva vissuto gran parte della sua vita. Per anni era stata barista a Rivarolo, nel Torinese. La notizia della sua morte nei giorni scorsi ha suscitato molto clamore, anche sugli organi di stampa.

Secondo un primo referto ospedaliero citato da diversi giornali ieri, Tiziana Scarcella sarebbe deceduta venerdì a causa di infarto polmonare provocato da un coagulo di sangue. I familiari della donna però hanno da subito dimostrato di voler sapere se vi siano stati problemi nelle cure offerte alla 45enne, e se in qualche modo Tiziana Scarcella avrebbe potuto essere salvata. La rabbia della famiglia, soprattutto del compagno che si è sfogato sui social scrivendo “Ti faremo giustizia amore mio… Non te la meritavi questa triste fine. Eri piena di vita e energia. Donavi un raggio di sole a tutti quelli che ti amavano”, deriva anche dalla lunga attesa, pare di cinque ore, che la donna avrebbe dovuto affrontare dopo essere giunta in ospedale, prima di avere l’esito degli esami. Così hanno presentato denuncia ai carabinieri.
L’inchiesta dovrà appurare quindi se vi siano relazioni tra il decesso e un intervento chirurgico alla gamba che lei aveva affrontato il 1 maggio, dopo una caduta dalle scale in casa in cui aveva riportato la frattura di tibia e perone. Operata all’ospedale di Vercelli e dimessa, avrebbe avuto qualche problema di calcificazione alle ossa, che l’avrebbe riportata a giugno ad un intervento di stimolo biologico per accelerare la guarigione.

Scrive oggi il direttore generale dell’Asl di Vercelli Eva Colombo, annunciando l’inizio delle verifiche interne all’Asl: “Il lutto che ha colpito la famiglia della donna deceduta in Unità coronarica dopo diagnosi ed inizio della terapia (e non al Pronto soccorso di Vercelli, come riportato in alcuni articoli) è un fatto doloroso e sia personalmente sia a nome di tutto il personale del pronto soccorso non posso che esprimere cordoglio. E’ utile però precisare – prosegue Eva Colombo – quanto importante sia il ruolo dell’informazione pubblica nel rappresentare questi eventi perché si corre il rischio di screditare l’immagine di un pronto soccorso e del personale che fa del suo meglio per assistere le persone. Solo pochi giorni fa  abbiamo diffuso un articolo dove sono state illustrate le criticità che vive oggi il pronto soccorso e non solo il nostro. L’informazione non deve essere lo strumento per inasprire gli animi dell’opinione pubblica nei confronti del personale del servizio di emergenza-urgenza, che oltre a essere sempre più ridotto, perché nessuno vuole più fare questo mestiere, si trova a dover lavorare in un clima di tensione, sfiducia e malcontento, che degenera spesso in aggressioni verbali e fisiche”.
“Nel comunicare che sono già in corso tutte le dovute verifiche sul caso – conclude l’Asl di Vercelli -, il Direttore Generale dell’ASL invita alla prudenza nell’informazione e al rispetto della famiglia e del personale del pronto soccorso”.
Saranno, quindi, le inchieste in atto a chiarire definitivamente  le cause della morte della 45enne.

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1 commento

  1. Non entrerei nel merito della affermazione
    “personale del servizio di emergenza-urgenza, che oltre a essere sempre più ridotto, perché nessuno vuole più fare questo mestiere (..)”
    che mi pare eloquente e soggetta a considerazioni di segno opposto.
    Mi limito a richiamare la chiosa:
    “Saranno, quindi, le inchieste in atto a chiarire definitivamente le cause della morte della 45enne”.
    Speriamo che i chiarimenti siano condotti con la dovuta precisione e non abbiano risvolti di superficialità opportunità “politica” o addirittura .. giornalismo, soprattutto in presenza di ..
    “infarto polmonare provocato da un coagulo di sangue”
    non necessariamente connesso all’intervento eseguito in precedenza.
    ..
    Ecco un caso per il quale non si sa se ridere o piangere:
    ..
    Meluzzi: “Studente 22enne morto all’improvviso ‘di gioia’? Chi l’ha scritto è pazzo o delinquente”
    https://stopcensura.online/meluzzi-studente-22enne-morto-allimprovviso-di-gioia-chi-lo-ha-scritto-e-pazzo-o-delinquente/

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