Vercelli – Di fronte al pubblico record stagionale ed entusiasta (toccata la quota tanto sospirata di mille spettatori: 400 biglietti in prevendita, 350 al botteghino e gli under 16 entrati gratis), l’Amatori ha compiuto l’impresa sognata da ben dodici anni: superando per 7 a 3 il Cremona, nella finalissima dei playoff, è ritornato in A1. Festeggiano i tifosi e un’intera città. Merito di un presidente, Silvano Tarsia, che ha tenuto accesa la fiamma dell’hockey quando ormai quasi nessuno più ci credeva, di una squadra ben assortita e organizzata e di un grande Pino Marzella che anche da allenatore (dopo i successi da bomber) ha saputo dare la carica giusta ai gialloverdi.
Cremona ha potuto opporre assai poco allo strapotere dei gialloverdi, che sono partiti a razzo portandosi addirittura sul 4 a 0 con reti di De Pietri, Farina, Perroni e ancora De Pietri su rigore. A quel punto Cremona ha avuto una reazione d’orgoglio accorciando le distanze con Sergio e con l’ex Buralli, ma all’inizio del secondo tempo, i gialloverdi hanno allungato ancora con Motaran e Milani. Cremona ha reagito ancora con una rete, ma poi Milani ha chiuso il conto sul definitivo 7 a 3.
Per Vercelli una giornata sportiva finalmente strafelice: il successo della Pro sul Parma e stasera, il trionfo del’Amatori. Tutto ciò idealmente dedicato ad un grande uomo di sport scomparso proprio oggi: Silvio Lamberti. E, per rimanere in ambito hockeystico, anche a Paolo Torazzo, cui la curva dei fedelissimi gialloverdi ha dedicato un commovente omaggio prima del fischio d’inizio.