Vercelli – Ogni sera di San Silvestro, un miracolo. E’ quello che la Camerata Ducale sa compiere miscelando, senza mai sbagliare le dosi, musica alta e popolare, colonne sonore e arie d’opera, ritmi sudamericani e classici del più celebre dei concerti di Capodanno, quello di Vienna. Sempre con sorprese, invenzioni, proposte nella stesso tempo con eleganza e facendo gli sberleffi. E il pubblico, sempre, si diverte, conquistato, e vorrebbe bis a ripetizione.
Ieri sera (era il ventesimo anno), il Concerto di San Silvestro ha messo insieme “La vita è bella” ed Elvis Presley, i più famosi motivi Samba e il Concerto per pianoforte in la minore di Grieg, il Barbiere di Siviglia e la Marcia di Radetzky. Il tutto, per concludere in un subisso di battimani da accompagnamento e di applausi, con il marchio di fabbrica del San Silvestro ducale, la “Marcia degli auguri”. Davvero eccellenti i solisti: i cantanti Laura Galigani e Antonio Orler e il pianista Davide Cava.
Un nota di colore “familiare”: dieci anni fa, allora bambina, la figlia di Rimonda e di Cristina Canziani, Giulia, si esibì per la primissima volta nel Concerto al Civico, suonando cn spontanea naturalezza, al vìolino, “Jingle Bells”. Ieri ha esordito, da professionista e violinista provetta (qual è, ormai) nell’orchestra diretta dal padre.
Il concerto, come vuole ormai la consuetudine, era stato introdotto dagli auguri del sindaco, Maura Forte, alla città, tra ispirate citazioni di Rebora e progetti per il 2018. E, al termine, solito panettone con il brindisi per i fans della Ducale che avevano affollato il Civico in ogni ordine di posti.
