Vercelli – La Camerata Ducale ha donato, ieri, un’altra grande serata violinistica al pubblico del Viotti Festival, con un concerto entusiasmante della kazaka Aiman Mussakhajayeva, gloria nazionale del suo Paese, che, gran virtuosa, ha infiammato il pubblico, con Saint-Saëns, Mozart (il Concerto n° 5 ha sostituito in extremis la Fantasia dalla Carmen di Sarasate) e Pablo de Sarasate. In apertura di serata, la Quinta di Schubert in una magistrale esecuzione della Ducale diretta da Rimonda. Poi la seconda parte con la straordinaria violinista.
Dopo la “Zingaresca” è partito un terremoto di applausi e la presidente dell’Accademia Nazionale Kazaka ha contraccambiato con tre bis, a loro volta applauditissimi: la “Meditazione” dalla Thais di Massent, una brano del Kazakistan e la versione violinistica della Danza spagnola dalla Vida Breve di Manuel De Falla. Il pubblico l’avrebbe trattenuta fino a notte inoltrata.
Ma la domenica incombeva e domenica, appunto, si riparte con la prima parte della stagione “giovane” della Ducale: la preziosa appendice domenicale del Viotti Festival ospitata al Parlamentino dell’Ovest Sesia e intitolata “Green Ties”. Il nuovo appuntamento, in programma dalle 11, si intitola “Renoir: c’est moi”. Avrà come protagonista il Trio Agape, composto da Tina Vercellino al violino, Margherita Succio al violoncello e Mirko Bertolino al pianoforte, che, con la voce recitante di Luca Viola, metterà in scena una delicata e suggestiva pièce teatrale su musiche di Satie, Ravel e Debussy. Il tutto centrato sulla figura del grande pittore impressionista Pierre-Auguste Renoir, tra una galleria d’arte newyorkese, un gallerista e il celebre quadro “Le bagnanti”.
Formato da una biellese (Vercellino), una genovese (Succio) e un torinese (Bertolino), il Trio Agape si è formato lo scorso anno grazie a tre bravissimi solisti del Conservatorio di Torino perfezionatisi alla “Perosi” di Biella. Tutto ciò con l’intento di esplorare il ricchissimo repertorio cameristico del trio con pianoforte.
Ricordiamo che l’ingresso al concerto (che dà diritto al tradizionale aperitivo post esecuzione) costa 5 euro.