Vercelli – A pochi giorni dal prossimo trofeo Bertinetti, in programma domenica prossima 17 febbraio, si è spento poco fa, verso mezzogiorno nella sua abitazione di via Tripoli, il presidente della Pro Vercelli Scherma Italo Monetti. Aveva 78 anni. Lascia la moglie Guia, i figli Andrea e Alice, la mamma Bona, la sorella Brunella e il fratello Ugo. Era diventato il numero uno della Pro Scherma dal 2008, sostituendo il compianto Piero Omodeo Salè, cara figura cui Monetti era sempre stato affezionato.
Giovedì non era presente ala presentazione del 52° Trofeo intitolato al nonno Marcello e al cognato Franco appunto perché non si sentiva bene. “Ma ciononostante – dice l’istruttore della Pro Vercelli Scherma Massimo Zenga Germano – fino a mercoledì, quando l’ho visto per l’ultima volta, continuava ad interessarsi: la Scherma era la sua vita”. Nel novembre del 2016, proprio per l’impegno ed i risultati ottenuti al timone della Pro, gli era stato assegnato il distintivo d’oro della Federscherma, la più alta onorificenza italiana in campo schermistico.
Laureato in legge, assicuratore, socio storico del Kiwanis Club di Vercelli, alpino e anche eccellente schermidore, Italo Monetti era un galantuomo, nello sport e nella vita, ed oggi lo piangono davvero tutti, con affetto e immensa commozione, dal campione olimpionico Maurizio Randazzo al sindaco Maura Forte all’intero mondo della scherma nazionale e mondiale.
I funerali di Italo Monetti saranno celebrati lunedì alle 15 in San Cristoro, mentre il Rosario sarà celebrato nelòla stessa chiesa domani, domenica, alle 15,30.
