Un punto guadagnato o due punti persi? E’ questa la prima considerazione che viene alla mente, al termine di Pro Vercelli-Trento, una partita messasi male per le Bianche Casacche, che però hanno avuto l’orgoglio e la caparbietà per recuperare e, nel finale addirittura di vincere. E’ stata una partita ricca di emozioni, seppur non esaltante sotto il profilo del gioco: come aveva predetto ieri mister Scienza (oggi squalificato), la compagine ospite è squadra solida, organizzata e rognosa quanto basta per rendere difficile a qualsiasi avversario imporre il proprio gioco. Ed è anche squadra che, quando può distendersi, è in grado di far male, forte di attaccanti ed esterni tecnici e rapidi.
Il match è iniziato subito in salita per la Pro, che dopo soli 6 minuti di gioco deve far fronte ad un infortunio occorso ad Awua: il centrocampista nigeriano stringe i denti, ma alla mezz’ora è costretto ad alzare bandiera bianca e cedere il posto ad Emmanuello. Il primo spunto degno di nota è dei padroni di casa: al 18’ Vitale con un traversine morbido pesca la testa di Comi che stacca ed anticipa tutti, compreso il portiere ospite, ma alza troppo la mira. Replica trentina con l’ex Juventus Pasquato, che ci prova dal limite ma Tintori blocca con sicurezza. Al minuto 22 è Bruzzaniti dalla destra ad imbeccare Belardinelli, ma il colpo di testa del giovane centrocampista termina alto sopra la traversa. Due minuti più tardi è il Trento a procurarsi una ghiotta occasione per passare in vantaggio: contatto in area tra Masi e Barbuti e il direttore di gara (forse un po’ generosamente) indica il dischetto del rigore. Si incarica della trasformazione Belcastro, che però Angola troppo la conclusione e la sfera esce sfiorando il palo alla destra di Tintori. Passato lo spavento la Pro si riorganizza, e cerca la porta avversaria prima con una deviazione di Rolando a lato di poco e poi con una sciabolata dai venti metri del neo entrato Emmanuello (32’), che sfiora il palo alla sinistra di Cazzaro.
Gli ospiti, come detto, sono pericolosissimi in fase di ripartenza e lo dimostrano al 35’, quando infilano la difesa bianca, colpevolmente sbilanciata: a Capitan Masi non resta altro che intervenire fallosamente su Barbuti lanciato a rete. Questa volta il penalty è ineccepibile: sul dischetto si presenta lo stesso Barbuti, che questa volta non sbaglia. Prima dell’intervallo, la reazione bicciolana è tutta in una girata di Rolando, che supera il portiere ma non inquadra lo specchio della porta e in un colpo di testa del solito Comi, fuori misura.
Al rientro dagli spogliatoi, La Pro schiaccia il piede sull’acceleratore, faticando però a trovare spiragli utili nella compattissima e ordinata difesa trentina: al 48’ Belardinelli prova a sorprendere Cazzaro fuori dai pali, ma il suo delizioso pallonetto si spegne di un soffio alto sulla traversa. Ci prova ancora Vitale (61’), ma il suo sinistro dal limite sfiora soltanto il palo alla destra di Cazzaro; dalle due panchine si succedono cambi a ripetizione, ma sembra proprio che l’inerzia del gioco non accenni a cambiare. Quando ormai sugli spalti inizia ad aleggiare il timore della beffa, arriva il pareggio della Pro: corner battuto dalla sinistra da Rolando (76’), a scodellare un pallone con il contagiri per la testa di Comi, che salta più in alto di tutti e incorna alle spalle dell’estremo difensore ospite. Raggiunto il pareggio, Masi e compagni cercano di piazzare la zampata del sorpasso, e l’occasione si presenta all’81’ quando Comi viene cinturato in piena area da Dionisi e il signor Bordin di Bassano del Grappa concede il terzo calcio di rigore della partita. Sul dischetto va Rolando, la cui conclusione è però debole e centrale, facile preda di Cazzaro. E’ l’ultimo vero brivido di una partita che si avvia stancamente verso la conclusione: la Pro tenta ancora di portare a casa i tre punti, ma gli ultimi assalti vengono inesorabilmente respinti, seppur con qualche affanno, dalla difesa trentina.
Qui di seguito il tabellino della partita
PRO VERCELLI (3-5-2): Tintori; Cristini, Masi, Carosso; Bruzzaniti (dal 59′ Della Morte), Awua(dal 31′ Emmanuello), Vitale (dal 73′ Bunino), Belardinelli (dal 59′ Rizzo), Crialese (dal 73′ Clemente); Rolando, Comi. A disposizione: Rendic, Auriletto, Silenzi, Sangiorgi, Erradi, Iezzi. All. Nuti.
TRENTO (4-3-1-2): Cazzaro; Dionisi, Trainotti, Carini, Simonti; Izzillo (dall’84’ Ruffo Luci), Scorza (dal 58′ Osuji), Caporali; Belcastro (dal 46′ Seno); Pasquato (dal 58′ Pattarello), Barbuti (dal 67′ Chinellato). A disposizione: Chiesa, Galazzini, Raggio. All. Parlato.
ARBITRO: Bordin di Bassano del Grappa
ASSISTENTI: Rizzotto di Roma 2 e Romano di Isernia
RETI: 36’ rigore Barbuti (T), 76’ Comi (PV)
AMMONITI: Crialese (PV), Masi (PV), Seno (T), Dionisi (T), Caporali (T)
Non è che eravamo poco concentrati .. intimamente convinti di poterla solo vincere? .. col Seregno è andata diversamente forse non perché il Trento era più forte ma per nostra maggior cattiveria-concentrazione (aiutata dall’avversario meno cinico …) .. comunque, per ora (45′) il Padova perde a Busto! .. si profila un assembramento a quota 13 …?
Alla fine il Padova ha vinto.
NOI: Partita brutta:
https://www.youtube.com/watch?v=l6_vidSbExo
La giornata piovosa ha visto molti tuffi in area .. molti alla Chiarugi .. la domanda: se la nostra squadra è e sarà sempre tecnica (almeno in serie C) .. conviene avere il campo col fondo di plastica ???????
https://www.sportit.com/it/guide/13/guida-tipologie-terreni-calcio