Svolta nell’omicidio Bessi: in carcere un 70enne, amico della vittima

Svolta nel caso dell’omicidio di Antonello Bessi, il meccanico ciclista vercellese colpito da tredici coltellate nel suo laboratorio di via Walter Manzone a inizio settembre. La Procura di Vercelli ha disposto la convalida del fermo in carcere per Giovanni Pierini, 70 anni, operaio in pensione, vercellese di origini meridionali, il quale avrebbe fornito una confessione, seppure confusa e anche in alcune fasi ritrattata, senza però rivelare il movente.

Indagato risulta anche il figlio dell’uomo, ma con un ruolo più marginale: avrebbe ricevuto la confessione dal padre, senza però avvertire le forze dell’ordine.

 

 

La conferenza stampa di oggi in Procura

A un mese e mezzo  dall’efferato delitto, il colpevole dunque potrebbe avere un volto, grazie alle indagini della Questura di vercelli, che si son avavlse del supporto della polizia scientifica di Vercelli e di Torino, coordinate dalla Procura di Vercelli. La svolta nel caso Bessi è stata divulgata oggi in Procura, in una conferenza stampa tenuta dal Procuratore Capo, dott. Pier Luigi Pianta, assieme al Pm che si è occupato dell’indagine, il dott. Francesco Alvino.

 

 

Era martedì 4 settembre, poco prima di mezzogiorno, quando Antonello Bessi, 57 anni, conosciuto a Vercelli per il suo mestiere di “aggiustabici” venne trovato in fin di vita nel suo laboratorio di via Walter Manzone 50, al rione Canadà. Era stato colpito da tredici coltellate, due delle quali si sarebbero rivelate fatali.

 

 

 

Tutti i particolari in articolo più approfondito in seguito

 

 

 

 

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