Addio a Mirella Casalone, l”angelo” dei detenuti di Billiemme

Era l’altruismo personificato, una donna cui si attagliava perfettamente il passo del Vangelo di Matteo, in cui, riferendosi ai beati, Gesù dice: “Io ho avuto fame e voi mi avete dato da mangiare…ero carcerato e siete venuti a trovarmi…”. Difatti il passo compare sull’annuncio mortuario di Gisella Casalone, scomparsa a 94 anni. Lascia la sorella Maria Rosa, la cognata Lucia con Roberto, gli affezionati Giuliana, Mariapia e Pinuccio, la cara Olga, una miriade di persone (gli “ultimi” del Vangelo) che ha aiutato.

I funerali saranno celebrati lunedì, alle 11,30 alle Maddalene dove domenica, alle 17, sarà recitato il Rosario.

Figura di spicco della San Vincenzo, Gisella Casalone era una donna dinamica e intelligente che per decenni ha operato come volontaria nel carcere, entrando a far parte del primo storico gruppo di volontari composto da Adriano Mentigazzi, Franco Cavaliere e Giulio Pretti.

Valeria Climaco, responsabile dell’area educativa della casa circondariale di Vercelli, cita un episodio, tra i tantissimi, che testimonia il cuore di questa donna straordinaria: “Era un luglio caldissimo di diversi anni fa. In nessuna sezione del carcere c’erano pozzetti congelatori per conservare il cibo e allora Mirella decise di comprarli lei. Mi disse: ‘Non ho figli, vendo volentieri il mio oro e compro questi pozzetti’. E lo fece. ll suo era davvero un volontariato fattivo, i detenuti la adoravano e tutti noi la ammiravamo. Non potremo mai dimenticarla”.

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