Ecco la nuova Emodinamica di Vercelli: dal rischio chiusura a eccellenza del Piemonte

Aula Magna dell’Asl di Vercelli gremita, oggi, per la cerimonia d’inaugurazione della nuova Emodinamica installata all’ospedale Sant’Andrea. Una struttura per la quale, negli scorsi anni, si erano accese aspre battaglie sin da quando il piano di riorganizzazione del sistema sanitario regionale creato all’inizio dell’era Chiamparino-Saitta, siamo nel 2014, aveva messo “un asterisco” (che era preludio ad una probabile chiusura) sulla struttura vercellese. Si mossero unite la politica locale e le professioni, nacquero petizioni e un comitato di cittadini per scongiurare la soppressione del reparto che cura le malattie del cuore. E così a distanza di qualche anno, cifre alla mano, Emodinamica di Vercelli è passata dal rischio di scomparire a essere una delle prime nove del Piemonte (in tuta la regione son 23 tali strutture),  con 1.099 coronarografie, 752 angioplastiche coronariche e 201 infarti acuti trattati nelle prime 24 ore, come dicono i dati del 2018.

Quella inaugurata oggi è la seconda sala di emodinamica presente in reparto – spiegano dall’Asl: “un aspetto fondamentale perché consente di poter lavorare in parallelo, gestendo anche eventuali casi in cui una delle due strumentazioni necessiti di stop provvisori per aggiornamenti specifici. La cardiologia di Vercelli negli ultimi sei anni ha visto raddoppiare l’attività. Dal 2011 ad oggi ha sempre più mutato volto ed è arrivata ad essere tra le prime 9 emodinamiche in Piemonte. Sono state poi incrementate notevolmente anche altre procedure di cardiologia interventistica (chiusura auricola, valvuloplastica, chiusura dei difetti interatriali) con una produzione che vede l’emodinamica dell’ASL di Vercelli tra le prime tre strutture piemontesi, prive di cardiochirurgia, ad averle avviate”.

 

 

 

 

Il taglio del nastro del Presidente della regione Alberto Cirio

Oggi, all’inaugurazione della nuova struttura, erano presenti il Presidente della Regione Alberto Cirio, il direttore generale Asl Vercelli, Chiara Serpieri, il sindaco Andrea Corsaro, il presidente della Commissione Sanità della Regione e consigliere regionale Alessandro Stecco, il responsabile di Emodinamica Fabrizio Ugo e il direttore di Cardiologia, Francesco Rametta, i consiglieri regionali Carlo Riva Vercellotti e Angelo Dago, il neo Presidente della Provincia di Vercelli Eraldo Botta, il presidente dell’Ordine dei Medici Pier Giorgio Fossale e quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli Nando Lombardi.

 

E, a sorpresa, durante il suo intervento, il presidente Cirio ha anche annunciato che la Regione finanzierà il nuovo blocco operatorio che verrà realizzato dietro alla sede attuale del Sant’Andrea, detto il “cubotto”, dove confluiranno tutte le sale operatorie e altri reparti di emergenza-urgenza compreso il Pronto Soccorso. Un enorme passo avanti per la sanità vercellese. Il finanziamento, come è stato annunciato, si aggirerà sui 20 milioni di euro. I dettagli di quanto accadrà per il nuovo blocco però verranno spiegati più avanti, in Primavera, durante incontri specificatamente dedicati all’argomento.

 

Inoltre, sempre la Regione, come sottolineato dal Presidente Cirio, spingerà con il Governo centrale per attivare in Piemonte nuove borse di studio per avere nella nostra regione almeno 50 nuovi specializzandi. Nuovi medici che dopo la specializzazione di tre anni “siano poi costretti fermarsi nella nostra regione a operare per altri 5 anni”. Ciò per cercare di sopperire alla carenza di medici ormai endemica.

 

Nel suo intervento il Presidente Alberto Cirio ha tenuto particolarmente a sottolineare come con la caparbietà e il lavoro, a Vercelli, siano riusciti a tramutare una struttura che era passibile di chiusura in una eccellenza che la pone tra le prime in Piemonte. “Io non sono venuto qua a tagliare un nastro – ha detto Cirio –, ma sono qua per consegnare una coppa a Vercelli, un pegno per rappresentare a tutto il territorio della nostra regione come con la tenacia e il lavoro si possano vincere le battaglie e superare i numeri diventando eccellenza. Ne parlerò in tutto il Piemonte di voi e anche nella mia provincia – il presidente Cirio è cuneese di Alba, ndr. – dove ad esempio proprio nella mia, città nonostante le battaglie che ho fatto anche io, l’emodinamica chiude alle otto di sera. E se uno si sente male dopo quell’ora deve andare altrove”.

 

Molto soddisfatto si è detto il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro,  che poi ha racocntato anche la sua personale esperienza “sarebbe stato un vero guaio la chiusura – ha detto -. Posso testimoniare in prima persona, essendo stato ricoverato non tanto tempo fa, l’eccellenza del lavoro svolto nel nostro ospedale e in questo straordinario reparto”.

 

Alessandro Stecco

Il presidente della Commissione Sanità della Regione e consigliere regionale Alessandro Stecco, nel suo intervento, ha poi ricordato come nacque la battaglia per salvare emodinamica a Vercelli: “era una mattina del 2014  – ha detto –, io ero in consiglio comunale, e venimmo a sapere dalla stampa locale che l’emodinamica di Vercelli rischiava la chiusura nel nuovo piano sanitario – fu proprio un giovanissimo TgVercelli a pubblicare tra i primi la notizia del rischio per emodinamica, ndr. -. C’era il famoso asterisco di financo al nome del Sant’Andrea alla voce emodinamica. Reagimmo subiro e ci mobilitammo, facemmo nascere anche un comitato e iniziò la battaglia che portò al risultato di oggi: il salvataggio e rilancio in chiave di eccellenza della struttura. Oggi siamo ovviamente felici di questa inaugurazione. Una cardiologia quella di Vercelli che ha un ruolo determinante per il territorio. È grazie a questa comunità e soprattutto grazie all’impegno e alla dedizione dei professionisti che vi operano se oggi festeggiamo questo traguardo: una risposta concreta per cittadini che hanno bisogno di assistenza e che si devono veder riconosciuto sempre il proprio diritto alla salute”.

“È una giornata importante – ha sottolineato il Direttore Generale dell’Asl di Vercelli Chiara Serpieri – lo è per più ragioni. È di certo una occasione di valorizzazione di una realtà, la nostra cardiologia, che in questi anni ha saputo crescere specializzandosi sempre di più per offrire ai cittadini un’ assistenza specialistica; ma è al tempo stesso un riconoscimento rispetto ad un impegno corale che ha visto tutti i nostri professionisti in questi anni impegnati per sviluppare sempre più le proprie attività caratterizzando il proprio ruolo all’interno della rete piemontese”.

“Sono risultati che abbiamo ottenuto sul campo, facendo ciò che meglio sapevamo fare – ha evidenziato Francesco Rametta – mettendo passione e coraggio, motivazione e determinazione, grazie ad una squadra di professionisti che in questi anni difficili ha voluto investire sulle proprie competenze, diventando un modello perfetto per offrire una cardiologia sempre più qualificata. Voglio anche esprimere un ringraziamento a chi aprì nel 1987 l’emodinamica a Vercelli, il Dott. Giuseppe Cossa, che è rimasto tenacemente sul campo fino a qualche anno fa”.

 

Dopo gli interventi vi è stata poi l’inaugurazione vera e propria del nuovo macchinario, con la benedizione di monsignor Pino Cavallone.

 

L’Assessore alla Sanità della regione Luigi Icardi, che per impegni istituzionali non è potuto essere presente, ha comunque voluto esprimere la sua vicinanza con un messaggio arrivato in una nota: “Reparti e centri di alta specializzazione,  accanto a una rete di assistenza territoriale che sappia farsi carico dei pazienti più fragili e cronici, garantendo loro le migliori cure, ovunque risiedano, dalle grandi città alle più sperdute borgate di montagna. Sono gli impegni che ci siamo presi per la Sanità del Piemonte e che intendiamo mantenere facendo ogni giorno i conti con le risorse a disposizione, che richiedono attenzione e parsimonia, ma anche coraggio e impegno, per guardare avanti con fiducia. La Regione è accanto all’Azienda sanitaria e all’ospedale di Vercelli nella ricerca di quelle risorse che ancora sono necessarie per gli interventi di adeguamento delle strutture agli standard di sicurezza e modernità, con la certezza di poter contare qui in loco su professionalità e operatività encomiabili”.

 

 

 

Al termine della cerimonia il Presidente Cirio ha detto che si tratterrà anche nel pomeriggio nel vercellese, assieme ai consiglieri regionali Riva Vercellotti, Stecco e Dago, per una sorta di mini tour in cui verranno anche affrontati altri problemi come il turismo e l’agricoltura.

 

Ecco una gallery della mattinata di inagurazine di emodinamica

 

 

 

 

 

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