La musica e le parole nei giardini del Fondo Tempia

Mercoledì 7 nei giardini del Fondo Tempia in via Malta a Biella è previsto un incontro pubblico dal titolo La musica e le parole che curano, terapie complementari offerte quotidianamente all’hospice Tempia di Gattinara.

Guido Antoniotti spiegherà le modalità e le funzioni della musicoterapia. Stefania Carnieletto punterà i riflettori sulla medicina narrativa. I loro interventi saranno introdotti e completati da Alessandra Silvia Galetto, responsabile della struttura semplice a direzione universitaria di cure palliative dell’Asl di Vercelli, e da Matteo Cometto, responsabile medico per la Fondazione Tempia dell’hospice.

Guido Antoniotti è da anni musicoterapeuta per i pazienti seguiti dal Fondo Edo Tempia. Da qualche mese il suo lavoro è diventato prezioso anche nella struttura di Gattinara, punto di riferimento per l’intera provincia di Vercelli per le cure palliative.

«Ci sono tanti mondi in un hospice, e altrettante esigenze – racconta – Non è necessario scavare nei ricordi dei pazienti o ascoltare le loro preoccupazioni, se non vogliono condividerle. Porto i miei strumenti ma posso anche non usarli. L’essenziale è che l’incontro offra loro una distrazione e un po’ di sollievo».

Stefania Carnieletto è parte dello staff medico di Casa Tempia ma è anche autrice di un racconto, Codice rosso, pubblicato nei mesi scorsi. È lei a curare la medicina narrativa, instaurando un dialogo con le persone ricoverate che può portare all’uso delle parole, ma anche ad esempio alla realizzazione di un video, che possano portare conforto a chi rimarrà.

L’ingresso all’appuntamento è libero: il giardino del Fondo Edo Tempia è accessibile anche dall’entrata di via Marconi, di fronte al tribunale. In caso di maltempo ci si sposterà nella sala convegni della sede.

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1 commento

  1. musicoterapia .. medicina narrativa
    per chi purtroppo
    soffre di gravi patologie
    svolgono la funzione di
    “cure palliative”
    « .. L’essenziale è che l’incontro offra loro
    una distrazione e un po’ di sollievo».
    Per gli altri, i più fortunati
    si dovrebbe superare poi
    l’esame di idoneità
    (o visita di controllo)
    .. o, meglio
    un esame all’Università:
    qualche ora
    di musica hard rock
    a tutto volume
    come un
    “University Night”

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