Vercelli – Mentre sulla mozione Cannata il Consiglio comunale ha trovato un colpo di genio per compattarsi, unanime (delega al sindaco per convocare il medico vercellese e chiedergli, a nome di tutti, di dimettersi anche da consigliere), sul caso Pozzolo, si è andati ad un voto disgiunto e alla fine ha ovviamente prevalso (cioè 17 voti contro 10 e due astenuti) la maggioranza: all’assessore alle Politiche giovanili e al Decoro Urbano non saranno ritirate le deleghe, come avrebbero voluto Pd, Movimento 5 Stelle, SiAmo Vercelli e Vercelli con Maura Forte.
Pozzolo è dunque stato “graziato”, ma rimbrottato – per quanto riguarda la maggioranza – sia dal sindaco sia dal capogruppo della Lega Alessandro Stecco per l’uso improprio dei social. Corsaro, pur premettendo che andava assolutamente distinta la gravità dei due casi sollevati dall’opposizione, ha diffidato il suo giovane assessore dal cimentarsi di nuovo così maldestramente sui social evitando nel modo più assoluto anche quei “sapienti sottintesi” che tanto hanno fatto irritare la minoranza, ma anche gran parte della maggioranza.
Anche perché, durante l’accesissimo dibattito, Pozzolo ha rivendicato il diritto di esprimere le proprie valutazioni politiche, affermando che il suo post con il famoso termine “parassiti”, era una considerazione politica che egli aveva ritenuto di fare come segretario di Fratelli d’Italia. Ma su questo punto gli ha risposto a muso duro il consigliere pentastellato Michelangelo Catricalà: “Quella persona si era rivolta a te come assessore, non come segretario di partito”.
Tra i più furenti per l’intervento senza scuse dell’assessore il consigliere di Voltiamo Pagina Roberto Scheda. A firma dell’avvocato Scheda, Voltiamo Pagina aveva nei giorni scorsi trasmesso un comunicato ai giornali scindendo (come Corsaro) le responsabilità di Cannata da quelle (“assai meno gravi”) di Pozzolo. E infatti, Voltiamo Pagina non s’era accodata alla doppia mozione del resto della minoranza, limitandosi al comunicato in cui si chiedeva a Cannata di lasciare il Consiglio, ma non il ritiro delle deleghe di Pozzolo. Scheda, Campominosi (oggi assente giiustificato perché è in vacanza) e Conte si sarebbero accontentati di un richiamo pubblico o di una censura da parte del sindaco.
Corsaro l’ha fatto e in termini anche espliciti, non dimenticando comunque anche altre vicende stra note emerse di recente sui social come la famosa frase di Giulia Bodo (presente tra l’altro in sala) sul “karma” rivolta al segretario della Lega Tiramani.
Ma quando ha ascoltato l’intervento senza un accennino di scuse di Pozzolo, Scheda è sbottato: “Confermo che ci asterremo, anche perché abiamo apprezzato le parole del sindaco e di Stecco, ma tu assessore riempiti di grande umiltà, e cerca di cambiare in termini caratteriali, te lo auguro perché ne hai un gran bisogno”.
La parte della minoranza che aveva proposto la mozione, ha però insistito sul ritiro delle deleghe. In particolare, il capogruppo di SiAmo Vercelli Alberto Perfumo: “Non so se questa esternazione sia meno grave rispetto a quella di Cannata, so che è stato un passo falso e ritengo che il sindaco dovrebbe ritirare le deleghe all’assessore”.
Concerto ribadito da Manuela Naso, da Alfonso Giorgio, da Maura Forte e pure da Carlo Nulli Rosso, che è però stato rimbeccato dalla leghista Margherita Candeli: “Quando tu mi deridesti su Facebook, si scusò per te il sindaco Forte, ma tu no”. E, sempre sul fronte della maggioranza, il capogruppo di Forza Italia Antonio Prencipe, ha osservato che a quel punto per Pozzolo “mancava solo il patibolo”.
Poi si è votato ed è stato significativo e corretto che alla discussione e tantomeno al voto non abbia partecipato la moglie di Pozzolo, Martina Miazzone, consigliere di Fratelli d’Italia. Per inciso, quando sono stati esaminati i criteri di incompatibilità per le nomine nelle società partecipate e negli enti, Maura Forte ha fatto notare l’irritualità della presenza nello stesso emiciclo di marito e moglie. “Non è illegittima – ha detto il sindaco uscente – ma potrebbe creare imbarazzo”. L’imbarazzo di oggi è comunque stato risolto in modo inappuntabile.
Il voto è quindi andato così 17 voti a favore di Pozzolo (Lega, GForza Italia e Fratelli d’Italia), 10 i contrari (Pd, SiAmo Vercelli, Movimento 5 Stelle e Vercelli con Maura Forte) e due gli astenuti: Scheda e Conte di Voltiamo Pagina.
edm





