La Guardia di Finanza di Vercelli ha sequestrato 11.414 articoli insicuri, prevalentemente costituiti da bigiotteria, penne ed utensili da cucina, in quanto privi di etichettatura a tutela dei consumatori ovvero non conforme. Nel corso dei servizi di controllo economico del territorio sono stati individuati anche 3 lavoratori impiegati in nero in un negozio di barbiere.
Le attività sul campo sono state condotte dai militari del Gruppo e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vercelli e della Tenenza di Borgosesia e s’inseriscono nel più ampio dispositivo operativo per il contrasto della contraffazione dei marchi e dell’abusivismo commerciale organizzato, attivato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza in concomitanza con le festività pasquali per rafforzare la vigilanza a tutela della genuinità dei marchi e della vendita di prodotti conformi agli standard di sicurezza europei nonché contrastare lo sfruttamento di manodopera in nero.
Gli articoli irregolari sono stati sequestrati per impedirne la commercializzazione mentre i titolari degli esercizi segnalati alla Camera di Commercio “Monte Rosa, Laghi Alto Piemonte” per l’eventuale accertamento delle diverse tipologie di violazioni e l’irrogazione delle conseguenti sanzioni amministrative.
In aggiunta ai servizi anti-contraffazione, le Fiamme Gialle vercellesi hanno eseguito controlli per contrastare il lavoro sommerso, nel corso dei quali sono stati scoperti 3 addetti di un negozio di barberia privi di contratto di assunzione e con una paga irregolarmente corrisposta in denaro contante per impedirne la tracciabilità ai fini previdenziali e fiscali.
Le attività di servizio confermano il costante impegno della Guardia di Finanza di Vercelli nel garantire sul territorio della Provincia una specifica azione di vigilanza per infrenare la commercializzazione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e lo sfruttamento del “lavoro in nero” contribuendo, in tal modo, alla protezione dei consumatori, degli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e di un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza tra le imprese.






La concorrenza richiede che tutti siano sottoposti alle stesse regole… quindi possiamo tirar un respiro, anzi un sospiro di sollievo….
sperando che le norme europee sugli oggetti insicuri, oltre che vigenti, siano ottime.. e la mannaia che colpì 11.414 oggetti abbia fatto bene al Consumo di bigiotteria, utensili da cucina e, soprattutto, penne. Anch’io quando ne traggo una dal taschino ho paura che quella non funzioni e mi faccia scrivere delle stupidaggini