Con una cerimonia sobria ed elegante, il Comando provinciale di Carabinieri ha celebrato questa mattina, alla caserma “Ganu Gadu”, il 208° anniversario di fondazione dell’Arma e consegnato ad alcuni militari pubblici riconoscimenti per importanti operazioni di servizio compiute nell’ultimo anno.
Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Comandante generale dell’Arma, il generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, la parola è andata al comandante provinciale, colonnello Emanuele Caminada salutare i presenti e svolgere una breva, ma sentita, relazioni sull’attività svolta dai suoi uomini, che ha ringraziato con calore, su tutto il territorio vercellese. Ricordiamo che il colonnello Caminada, con il tenente colonnello Gian Carlo Carraro, aveva già diffuso sui giornali, cartacei e on line, il bilancio dell’attività dell’Arma, negli ultimi tre anni e più specificamente, nell’ultimo. Nel suo intervento, il comandante provinciale dell’Arma ha ribadito la vicinanza dei carabinieri alla popolazione, che va tutelata e aiutata in ogni circostanza, e ha messo in luce il dato più significativo dei carabinieri vercellesi: quello che sono stati in grado di scoprire il 35 per cento dei reati sui quali hanno indagato contro il 26,8 per cento della media nazionale.

E passiamo agli encomi. Un apprezzamento è stato concesso al luogotenente Giuseppe Palermo, al maresciallo capo Salvatore Emmanuele e all’appuntato scelto qualifica speciale Marco Marsan: si tratta di due uomini del Nucleo investigativo e del comandante della stazione di Ronsecco che hanno portato alla luce il malcostume di persone straniere che conseguivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto: per 283 le persone denunciate, per un importo complessivo non dovuto di 1 milione e 360 mila euro.
Altro apprezzamento al tenente Luigi De Berardinis, al maresciallo maggiore Luca Santillo, al maresciallo maggiore Gino Montinaro, al maresciallo capo Giuseppe Miano, al vice brigadiere Roberto Bene e all’appuntato scelto qualifica speciale Luciano Picano: sono coloro che, in un paese della provincia, hanno scoperto e arrestato un pedofilo di sessantasette anni che per due anni aveva abusato di una bambina che, all’epoca in cui sono iniziati gli abusi, aveva sette anni.

Apprezzamento quindi al luogotenente Pasqualino Putzolu, al maresciallo capo Tiziana Barone, al vice brigadiere Mario Nulli, al carabiniere scelto Luigi Grauso, al carabiniere scelto Caterina Chiarenza, al carabiniere Luca Lucio Domenico D’Avanzo, al carabiniere Francesco Milano, al carabiniere Michele Mazzette e al carabiniere Antonio Masi. E’ la squadra che ha smantellato una centrale di spaccio, che faceva capo a due coniugi stranieri, che rifornica di droga un vasto giro di studenti.
Un altro apprezzamento è andato al luogotenente Emilio Farina, al maresciallo Luca Maricchiolo, al brigadiere capo qualifica speciale Stefano Pasqualini, al carabiniere Francesco Cozzolino e al carabiniere Enrico Calabrese. Sono coloro che, che lunghe indagini, e appostamenti, sono riusciti ad individuare e arrestare il piromane che aveva appiccato dodici incendi dolosi a Trino.
Apprezzamento anche al maresciallo capo Gesualdo Marrapodi, della stazione di Crescentino. E’ stato lui a scoprire e ad assicurare alla giustizia un marito che si era reso responsabile di maltrattamenti in famiglia e addirittura di un tentato omicidio.

Apprezzamento pure al maresciallo ordinario Federico Enzo Pedone, della stazione di Borgosesia che ha fatto arrestare un uomo colpevole di reiterare fisiche e psicologica sull’anziana madre convivente.
Apprezzamento quindi al maresciallo Giuseppe Bosco e all’appuntato scelto qualifica speciale Michele Criscuolo. Sono i die carabinieri che durante la diciottesima tappa del Giro d’Italia 2021, che passò dalla Valsesia, scorsero tra la folla gli autori di un furto in abitazione che stavano ricercando da alcuni giorni: la loro cattura fu molto movimentata, ma alla fine ebbe successo.
Infine vivo apprezzamento, quasi un premio alla carriera, davvero encomiabile del brigadiere capo qualifica speciale Ciro Calabrese. E’ l’addetto al Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Vercelli. Entrato in servizio il 1° gennaio 1984, ha svolto il suo compito nel migliore dei modi “riscuotendo la fiducia e la stima dei subordinati e dei superiori”, dice la motivazione.
Gli encomi sono stati consegnati dalle autorità civili, religiose e militari presenti alla cerimonia. Travi numerosi presenti una delegazione della vicina scuola primaria “Rosa Stampa” con la dirigente scolastica Ilaria Ottino.
Nele foto di Renato Greppi, altre immagini della Festa dell’Arma alla “Ganu Gadu”





