L’11 agosto 420 vercellesi raggiungeranno Lourdes su 11 pullman

 

Vercelli – Da poco meno di novant’anni, ogni estate, da Vercelli, prima in treno e dal 2014 in pullman (qualcuno anche in aereo)  centinaia di vercellesi partono per raggiungere Lourdes e trascorrervi cinque giorni pieni in preghiera, contemplazione, ma anche in amicizia, spirito fraterno. Quest’anno saranno circa 420: 140 pellegrini, 90 ammalati, 145 tra “dame” e barellieri, e poi sacerdoti, seminaristi, medici, farmacisti, infermieri. Tutti radunati nel Pellegrinaggio diocesano Oftal (Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes).

Partiranno su 11 pullman da piazza d’Angennes, ma anche da Alice Castello, Chivasso e Santhià domenica 11 agosto dalle 18 in poi, fino alle 21: il primo a lasciare Vercelli sarà il pullman con una ragguardevole parte del personale Oftal (che accogliera’ i malati una volta giunti a Lourdes) mentre su uno degli ultimi, tra le 20,30 e le 21, salirà anche l’arcivescovo Marco Arnolfo.

Un popolo in marcia verso la Grotta più famosa e amata del mondo, nel ricordo di giovane sacerdote di Borgo Vercelli, don Alessandro Rastelli, che, ritenendosi miracolato dalla Vergine dopo un terribile incidente ferroviario dal quale uscì vivo, decise di portare ogni anno in treno a Lourdes qualche malato per andare a ringraziare a a pregare la Madonna apparsa a Bernadette Soubirous. La prima volta portò con sé un malato, adesso sono molti di più.

Un viaggio e un soggiorno del genere nel Santuario cattolico più frequentato al mondo comporta un’organizzazione curata anche nei dettagli. A capo di tutto, la presidente dell’Oftal diocesano Silvana Coppo Pavese con il suo staff. Praticamente lavorano durante tutto l’anno e, in questi giorni, l’attività, nella sede in Seminario, è febbrile.

La presidente spiega che quest’anno sono previste novità di rilievo in questo Pellegrinaggio diocesano. Prima fra tutte quella legata al ritorno del 16 agosto, con arrivo a Vercelli previsto per la mattina di sabato 17. Stiamo parlando del pullman con 27 pellegrini, che si muoverà prima degli altri da Lourdes per visitare Nevers, il paese del Dipartimento della Nièvre, dove, nel convento di Saint Gilard, è sepolta Bernadette Soubirous.

Questa attenzione speciale verso la santa veggente della Grotta di Massabielle è anche derivata dall’incredibile successo avuto, a Vercelli, dall’esposizione delle reliquie di Bernadette, nel maggio scorso: un evento che, secondo stime attendibili, ha coinvolto non meno di quindicimila persone.

Silvana Coppo Pavese

“I pellegrini che intendono passare per Nevers al ritorno – spiega Silvana Coppo Pavese – saranno affidati a padre Roberto Villa: l’ex abate di Sant’Andrea si è messo a totale disposizione dell’Oftal diocesano che gli ha affidato l’animazione di tutti i pellegrini durante i cinque giorni a Lourdes e  il viaggio”.

La presidente oftaliana tiene molto al rapporto che si dovrebbe instaurare tra i sacerdoti, i pellegrini e gli ammalati. Oltre alla presenza dell’arcivescovo Arnolfo e di padre Villa, tra i sacerdoti ci sarà monsignor Sergio Salvini che, oltre ad essere il delegato arcivescovile dell’Oftal, è stato pure il grande regista di tutto l’evento delle reliquie ai Bernadette. E poi, tra i religiosi, anche un neo sacerdote già molto amato: don Luciano Condina che arriva da un’esperienza unica; prima di essere ordinato sacerdote era infatti direttore d’orchestra e flautista anche nella Camerata Ducale.

L’alacrità dei sacerdoti, unita allo spirito di intraprendenza dei seminaristi e diaconi che prenderanno parte al pellegrinaggio e di tutto il personale Oftal, in modo particolare del  gruppo giovani (25 solo sul pullman “Oftal domani” in partenza da Santhià) dovrebbe essere alla base delle nuove iniziative che Silvana Coppo e il suo staff vorrebbero organizzare quest’estate a Lourdes per legare tutta la comitiva vercellese: non solo nei tradizionali momenti di preghiera (come ad esempio le messe e le processioni); si sta pensando a piccoli eventi conviviali in grado di coinvolgere tutti, ma proprio tutti, malati, pellegrini e personale oftaliano.

I preparativi per il pellegrinaggio in sede Oftal

Poi, ovviamente, ci saranno le Messe prima fra tutte quella del Pontificale di Ferragosto, che di solito raduna non meno di ventimila persone, e poi  per esempio, quella riservata all’Oftal vercellese in programma il giorno prima, alle 9,45, davanti alla Grotta.

Ed infine, sul gradimento espresso in questi anni dai partecipanti al pellegrinaggio non più in treno, ma sui pullman, Silvana Coppo Pavese non ha dubbi: “Sono ovviamente nata anch’io con i pellegrinaggi in treno, che avevano un fascino particolare, inarrivabile. Ma oggi non è possibile tornare indietro, sarebbe folle. Ultimamente in treno ci impiegavano anche 22, 23 ore per arrivare a destinazione. In pullman i tempi sono dimezzati, si viaggia di notte e anche i malati sono assai più sollevati dalla riduzione dei tempi del viaggio. Su ogni pullman sarà dislocato un componete lo staff sanitario e i mezzi con i malati che non si possono muovere potranno contare, oltre che sull’assistenza sanitaria costante, anche su un defibrillatore. Insomma, stiamo lavorando sodo per avere il gradimento dei nostri pellegrini, dei nostri malati, affinché apprezzino l’esperienza, e soprattutto ritornino nei prossimi anni. Perché questo è il nostro vero e ambizioso obiettivo. Con l’aiuto di tutti, ed in modo particolare dei nostri  barellieri, delle nostre dame, contiamo di centrarlo”.

Edm

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