Sono stati in tutto 19 i pazienti ricoverati presso l’ospedale S.Andrea di Vercelli a seguito di una intossicazione alimentare avvenuta ieri (leggi qui) nella mensa della Bobst Italia, multinazionale svizzera con sede a San Giorgio Monferrato nell’Alessandrino.
L’Asl di Vercelli in una nota sottolinea che i primi pazienti potrebbero essere dimessi già oggi. Poi spiega che al momento dell’accesso la sintomatologia era comune a tutti: vomito e diarrea; alcuni anche febbre.
“Considerata l’entità della sintomatologia e la disidratazione già evidente in alcuni pazienti si è ritenuto di trattenerli per controllare la ripresa dell’equilibrio idroelettrolitico – dice l’Asl -. Per la gestione di questo maxi afflusso è stata utilizzata l’area day surgery dove sono stati ricoverate, sotto la gestione del reparto di malattie infettive, 12 persone: 8 uomini e 4 donne. Nella mattinata di oggi potrebbero esserci già alcune dimissioni. Sei invece sono i pazienti rimasti in osservazione breve in pronto soccorso dove già a partire dalle 21 di ieri sera, venerdì 30 agosto, la situazione dei pazienti in attesa era tornata alla normalità”.
Per l’Asl si è trattato di un evento imprevisto e improvviso che ha visto tutto il personale impegnato per fronteggiare al meglio l’emergenza. Il servizio è stato potenziato con medici e infermieri e operatori socio sanitari.
I pazienti che risultano ancora ricoverati sono stabili e non sono in pericolo di vita.
“Grazie a tutti coloro che hanno collaborato, anche ai pazienti che hanno aspettato un po’ di più in pronto soccorso” conclude l’Asl.






Questi monferrini devono ringraziare i cibi tossici e le strutture ospedaliere della nostra citta’ che hanno dato loro amore e salute allontanando dalla loro Vita lo spettro del nichilismo.